Un ricercatore italiano ha perso la vita durante una missione in Alaska: si tratta di Riccardo Pozzobon, 40 anni, originario di Padova.
Pozzobon, geologo planetario, era ricercatore scientifico presso l’Università di Padova e si trovava in missione in Alaska, precisamente sul ghiacciaio Mendenhall. Doveva essere una missione importante che avrebbe portato Riccardo Pozzobon ad effettuare alcuni importanti studi sulle fratture dell’icefield Juneau.
Era partito dall’Italia lo scorso 26 agosto con altri due colleghi.
Tre giorni fa però, il 3 settembre, mentre si preparava per andare a pranzo, sarebbe scivolato in un corso d’acqua a fusione glaciale, venendo così inghiottito.
Inizialmente sembrava esserci la possibilità di ritrovarlo, purtroppo però il tempo è passato e le ricerche non sono state in grado di trovare nemmeno il corpo, lasciando tutti, comunità scientifica e non, sotto shock.
“Una banale caduta, come potrebbe accadere anche sui nostri sentieri di montagna”, queste le parole affrante dei colleghi che erano con lui.
Sotto shock anche la città di Padova, dove Riccardo Pozzobon viveva con la sua compagna e suo figlio.
Messaggi di dolore che sono arrivati da membri della comunità scientifica ed universitaria, dove, come accennato, Pozzobon era docente.
Questo il messaggio della rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli: “La morte lo ha colto mentre lavorava per il suo ateneo, mentre si cimentava in una delle sue passioni. Il dolore e il senso di ingiustizia si accompagnano alla volontà di ricordare Riccardo”.
A lei si è aggiunto anche il direttore del Dipartimento di Geoscienze, Nicola Surian: “Riccardo era un ricercatore brillante, un docente apprezzato e una persona capace di creare legami autentici con colleghi e studenti. Il suo carattere solare e la sua dedizione alla ricerca lo rendevano speciale”.
Fonte: La Repubblica
