Patrizio Rispo dal libro ” Un Pasto al sole” a Tucci’s Pizzeria di Conversazione: ” La cucina ce l’ho nel DNA”

26 Novembre 2021 - 3:04

Patrizio Rispo dal libro ” Un Pasto al sole” a Tucci’s Pizzeria di Conversazione: ” La cucina ce l’ho nel DNA”

Sta per aprire il suo primo locale, ma ogni sera è anche in onda su Rai3 con le puntate inedite di Un Posto al Sole, la soap storica partenopea. Parliamo di Patrizio Rispo, interprete di Raffaele Giordano, che presto sarà anche un tutte le librerie con la quarta edizione di Un Pasto al Sole, il suo libro di cucina. Tutti argomenti di cui abbiamo parlato con lui in questa intervista, dove abbiamo anche ripercorso il difficile momento vissuto dal teatro e dagli attori in piena pandemia.

Patrizio, partiamo da una novità che la riguarda. Giovedì 18 novembre 2021 ha  inaugurato il suo locale: Tucci’s Pizzeria Di Conversazione. Com’è nata questa idea?

“Come il nome potrà già lasciare intuire, non vogliamo che il locale sia una semplice pizzeria, motivo per cui avremo un angolo bar, di conversazione, per trascorrere il tempo dopo cena. Potevo stare fermo, e invece ho deciso di lanciarmi in questa nuova avventura”:

E’ un avventura del tutto nuova, no?

“Sì, anche se vengo da una famiglia di pasticceri. Mio nonno era Giovanni Scaturchio. La cucina, che è la passione di tutta i miei familiari, ce l’ho proprio nel DNA, insomma”.

Dove si trova il locale a Napoli?

“Si trova proprio nel centro di Napoli. Più precisamente in Via Nisco n. 5/7”.

Non è una semplice pizzeria. Ci saranno altri piatti è specialità che presenterete ai vostri clienti?

“Sì, settimanalmente faremo anche quelli che definiamo ‘colpi di cucina’. Ci saranno delle sorprese. Oltre ai fritti, alle pizza-degustazioni, ai salumi, ai taglieri, ai formaggi. Alle 18.00 si partirà infatti con l’aperitivo e non mancherà il dopo-pizza. Un locale decisamente innovativo. Partiremo con una grande festa, dove sono invitati amici e parenti. Insieme a me, come soci in questa avventura, ci saranno Mimmo Esposito, attore e regista, e Ciro Tudino, che fa parte della storica famiglia di pizzaioli. E Ciro per primo è uno dei migliori pizzaioli in Italia. Sarò presente il più possibile nel locale, che è un motivo per stare insieme tra amici”.

A proposito di cucina, a dicembre uscirà anche la nuova edizione del suo libro, Un Pasto al Sole, edito da Guida Editore.

“Esattamente. Si tratta della quarta edizione. E anche questo è legato alla reale passione che ho nei confronti della cucina. Le ricette scritte al suo interno fanno tutte parte della tradizione della mia famiglia. Questa versione, ovviamente, è stata aggiornata e rivista, con una prefazione di Maurizio de Giovanni. Questo libro devo dire che cammina da solo. Visto che mi chiedono puntualmente di rifarlo”.

Un Pasto al Sole, titolo ispirato ad un Posto al Sole, che lo scorso 21 ottobre ha festeggiato i 25 anni di messa in onda. Immagino che sia una grande soddisfazione far parte, fin dall’inizio, di una soap che ha fatto la storia delle produzioni Rai.

“Assolutamente sì. Un Posto al Sole ha battuto tuti i record. Nelle scorse settimane, si è ventilata l’ipotesi di un cambiamento d’orario. E, per fortuna, c’è stata una grande mobilitazione affinché ciò non avvenisse. La soap sta benissimo lì dov’è. Abbiamo fidelizzato il pubblico, che è una delle cose più difficili da fare, e per ora siamo ancora tranquilli”.

Eravate preoccupati dall’ipotetico cambio orario?

“Certo. Un cambio d’orario significa diminuire la platea. Diminuire il rapporto con il pubblico. Ormai è un rito cenare e vedere Un Posto al Sole. E’ come incontrarsi coi parenti. Togliere questa tradizione era grave, insomma. La soap viene seguita in tutto il mondo. Cambiare orario sarebbe stato un danno”.

So che c’è stata una grande festa per i 25 anni della soap, giusto?

“Sì, c’è stata una festa sul set e, in seguito, da un’altra parte. Nella seconda, non c’ero perché ero all’estero per lavoro, ma so che si sono divertiti tanto”.

Si sta quindi dedicando ad altri progetti?

“Faccio sempre altre cose, ma sono anche il Vicepresidente del Teatro Stabile di Napoli e sono impegnato su quel fronte lì, dato che abbiamo una bellissima stagione”.

Teatro che è stato tanto chiuso per via della pandemia. Siete ottimisti per questa ripartenza?

“Il Teatro l’abbiamo aperto ed è tutto esaurito. Segno del fatto che c’è una grandissima voglia di ritornare. La pandemia, per la nostra categoria, è stata allucinante. Ha messo in ginocchio, veramente, tantissime persone che non avevano nessun tipo di sostegno. E’ stata motivo per discutere, per ricompattare la categoria, per chiedere che siano regolamentate delle cose per le quali ci siamo trovati in difficoltà”.

E si sono trovate delle soluzioni?

“No, non si sono trovate soluzioni. Abbiamo lottato e avuto qualche sostegno, ma l’aiuto più grande, più che altro, l’abbiamo dato noi come istituto IMAIE. Siamo stati vicini così alla categoria. Per il resto, proprio perché non c’erano dei riconoscimenti giuridici, molti attori, cantanti e musicisti non hanno avuto i sostegni istituzionali. Questa è la grande carenza che è venuta fuori. Ed vogliamo combattere affinché non avvenga più”.

Ritornando a Raffaele, il personaggio che interpreta in Un Posto al Sole, che cosa dobbiamo aspettarci da lui nei prossimi mesi?

“Non lo so. Vado giorno per giorno, come i telespettatori. Sicuramente, in futuro, ci saranno storie più centrali per lui, visto che ultimamente ha fatto un po’ da spalla. Arriverà quindi una storia più importante per Raffaele. Un Posto al Sole è sempre un’onda di racconti. Si sale, si scende. Ma io, per fortuna, ci sono sempre, almeno come spalla”.

Una curiosità. Che cosa fa Patrizio Rispo nel tempo libero?

“Ne ho pochissimo. Quando ho del tempo libero vado a cavallo al trotto, leggo e ascolto musica. La sera, quando non lavoro, sto sempre con la mia famiglia. Mi piace viaggiare con loro; è proprio un pretesto per stare insieme tutti e quattro”.

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