All’ospedale Casilino di Roma un neonato è deceduto, a causa della negazione di un parto cesareo per la madre da parte del personale medico. La ginecologa e l’ostetrica in questione dovranno rispondere del reato di omicidio colposo in ambito sanitario. Per la Procura capitolina infatti, il nascituro avrebbe potuto salvarsi se le professioniste avessero optato per un cesareo anziché del parto con ventosa.
I fatti risalgono al marzo 2022. Secondo la ricostruzione delle due imputate, la madre 36enne sarebbe arrivata in ospedale la sera prima del parto e le sarebbero state indotte le doglie. A seguito di complicazioni improvvise, e visto il poco tempo a disposizione per eseguire l’anestesia, lo staff sanitario avrebbe scartato il parto cesareo è proceduto con quello a ventosa.
La Procura di Roma sostiene invece che il neonato si sarebbe salvato in caso di cesareo. Secondo il pm, quest’ultima modalità non sarebbe dovuta neanche essere scartata, ma l’equipe medica non aveva condotto gli esami necessari per valutare la posizione del bambino.
Fonte: Fanpage.it
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