Parte la sperimentazione sulle scimmie per un vaccino

22 Maggio 2020 - 12:55

Parte la sperimentazione sulle scimmie per un vaccino

Sei vaccini candidati contro il coronavirus SARS-CoV-2 hanno dimostrato di essere ampiamente efficaci nei test su modelli animali, nello specifico su macachi.

Le preparazioni, infatti, non solo hanno determinato la produzione di anticorpi (o immunoglobuline) neutralizzanti, ma hanno innescato anche l’immunità nei primati. In pratica, risultavano protetti dalle nuove esposizioni al virus.

Non è ancora chiaro quanto tempo duri questo “scudo” contro la COVID-19; l’infezione scatenata dal patogeno emerso in Cina, ma avere la certezza che si sviluppa è un importantissimo passo nell’ottica del contrasto alla pandemia.

A mettere a punto i sei vaccini candidati; un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC); presso la prestigiosa Scuola di Medicina dell’Università di Harvard; del Ragon Institute of MGH del Massachusetts Institute of Technology (MIT), dello Janssen Vaccines & Prevention BV di Leida (Paesi Bassi) e di altri centri di ricerca.

Gli scienziati, coordinati dal professor Dan H. Barouch; membro del Centro per la Virologia e la Ricerca sui Vaccini del BIDMC, hanno dimostrato l’efficacia delle preparazioni coinvolgendo 35 macachi rhesus (Macaca mulatta) in due indagini ad hoc.

Barouch e colleghi hanno diviso i primati in due gruppi; al primo, composto da 25 esemplari, hanno somministrato il vaccino, mentre il secondo di 10 utilizzato come controllo, senza essere sottoposto ad alcun trattamento.

Al gruppo delle scimmie trattate hanno aumentato delle dosi del vaccino, e nel giro di tre settimane hanno sviluppato anticorpi neutralizzati. Subito dopo tutti e 35 gli esemplari hanno avuto il coronavirus SARS-CoV-2, per verificare gli effetti sul potenziale contagio.

Ebbene, tutti gli animali vaccinati hanno sviluppato cariche virale significativamente più basse rispetto a quelle dei 10 non trattati, mentre otto non hanno fatto rilevare alcuna presenza del virus. Ciò significa che il vaccino ha contenuto efficacemente l’infezione, e in una parte dei casi il patogeno è stato completamente distrutto dal sistema immunitario “addestrato” dal vaccino. Fonte: Fanpage.