Stamattina, i Carabinieri arrestano un parroco. Lui operava in due comuni in provincia di Brescia. L’accusa scuote tutti: violenza sessuale aggravata su minori.
Il prete, 48 anni, lavorava come curato e parroco. Tra il 2011 e il 2013, commette violenze. Nel 2024, colpisce ancora. Le vittime sono ragazzi. Loro partecipavano alle attività parrocchiali.
Oggi, 16 aprile 2025, scatta l’operazione. I Carabinieri di Verolanuova intervengono rapidamente. Portano il parroco agli arresti domiciliari. Tutto accade in un piccolo comune della bassa bresciana.
Un’ordinanza precisa ordina la misura cautelare. Il Gip di Brescia la emette. La Procura della Repubblica la richiede con urgenza. Le prove raccolte convincono le autorità.
Le indagini iniziano dalla stazione dei Carabinieri di Borgo San Giacomo. Anche il Nucleo operativo radiomobile di Verolanuova partecipa attivamente. Insieme, lavorano senza sosta. Raccolgono testimonianze e documenti chiave.
Gli investigatori scoprono dettagli inquietanti. Il parroco, nato nel 1977, agisce con violenza. Colpisce minori affidati a lui per le attività parrocchiali. Le condotte sono molteplici. Ogni accusa è aggravata.
Ora, il prete resta agli arresti domiciliari. La comunità locale è sconvolta. I fedeli chiedono risposte. Le indagini continuano per chiarire ogni aspetto. Nessun dettaglio viene trascurato.
Intanto, le autorità mantengono alta l’attenzione. La giustizia procede con determinazione. Le vittime attendono verità. La comunità spera in chiarezza. Ogni passo avvicina alla risoluzione del caso.
Fonte: Fanpage
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