Parla la madre di Alberto Trentini, l’italiano detenuto in Venezuela da un anno: “Il Governo non fa abbastanza”. Il giovane è ancora in attesa di un capo di imputazione.
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Parla la madre di Alberto Trentini, cittadino italiano, cooperante di 46 anni originario del Lido di Venezia, è incarcerato in Venezuela, nel penitenziario El Rodeo I nella periferia di Caracas. A suo carico non ci sono accuse formali. In questo tempo ha potuto fare tre chiamate ai suoi familiari. Il governo Meloni ha parlato in alcune occasioni del suo caso, dicendo che si stava muovendo.
Ma non si sono viste novità sostanziali. Oggi, in una conferenza stampa per rilanciare l’attenzione, la madre Armanda Colusso ha lanciato un’accusa proprio all’esecutivo italiano: “Per Alberto non si è fatto quello che era necessario e doveroso fare per la sua liberazione. Sono stata troppo paziente ed educata ma ora la mia pazienza è finita”.
Non c’è stato molto di più per quanto riguarda i rapporti del Governo con la famiglia: “In dodici mesi ho avuto tre telefonate dalla premier Giorgia Meloni, e ho avuto due incontri con” il sottosegretario che ha la delega ai servizi segreti Alfredo “Mantovano, con cui c’è costante contatto”. In più, “siamo in contatto con l’inviato speciale per gli italiani in Venezuela che è sempre disponibile”.
Fonte: Fanpage
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