All’incontro “Osare la pace” organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma, ieri, il pontefice Leone XIV ha preso la parola: “Basta guerre!”.
Alla presenza dei rappresentanti di diversi culti riuniti al Colosseo, il papa ha aggiunto: “Il mondo ha sete di pace: ha bisogno di una vera e solida epoca di riconciliazione, che ponga fine alla prevaricazione, all’esibizione della forza e all’indifferenza per il diritto. Basta guerre, con i loro dolorosi cumuli di morti, distruzioni, esuli! (…) La guerra non è mai santa, solo la pace lo è. Dobbiamo allontanare dalle religioni la tentazione di diventare strumento per alimentare nazionalismi, etnicismi, populismi. Le guerre si inaspriscono. Guai a chi cerca di trascinare Dio nel prendere parte alle guerre! (…) Mettere fine alla guerra è dovere improrogabile di tutti i responsabili politici di fronte a Dio. La pace è la priorità di ogni politica. Dio chiederà conto a chi non ha cercato la pace o ha fomentato le tensioni e i conflitti, di tutti i giorni, i mesi, gli anni di guerra”.
Dopo il discorso, insieme agli altri leader religiosi, ha acceso i candelabri della pace. Presenti anche il patriarca di Alessandria Theodoros II, il Patriarca armeno di Costantinopoli Sahak II, l’arcivescovo di Tirana-Durazzo Joan, nonché Antonij, metropolita di Volokolamsk, responsabile delle Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.
Quest’ultimo aveva già incontrato il pontefice a luglio, occasione in cui aveva denunciato “la persecuzione che la Chiesa Ortodossa Ucraina sta attualmente subendo”.
Durante il meeting di ieri, si è ascoltata anche la toccante testimonianza di un rifugiato sudanese e si è osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime delle guerre.
Fonte: RaiNews
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