Pamela Genini, 29enne uccisa dal compagno a coltellate sul terrazzo di casa. I vicini vedono tutto: «L’ammazza». L’uomo, Gianluca Soncin, tenta il suicidio

15 Ottobre 2025 - 10:14

Pamela Genini, 29enne uccisa dal compagno a coltellate sul terrazzo di casa. I vicini vedono tutto: «L’ammazza». L’uomo, Gianluca Soncin, tenta il suicidio

Una donna, Pamela Genini, di 29 anni è stata uccisa nella sua abitazione, a Milano, da un 52enne, ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Niguarda. L’uomo, Gianluca Soncin, Avrebbe tentato il suicidio dopo avere accoltellato la vittima. È accaduto nella tarda serata di ieri in via Iglesias, nel quartiere Gorla.

I due avevano una relazione, ma sembra che lei volesse troncare il legame e che si siano visti per un chiarimento. Pamela aveva telefonato all’ex fidanzato per chiedere aiuto, ma non è bastato.

Pamela è stata uccisa sul terrazzino della sua casa, i residenti nello stabile a fianco hanno visto tutto e hanno anche allertato la polizia ma all’arrivo degli agenti era ormai troppo tardi.

Pamela Genini abitava in un appartamento al terzo piano di via Iglesias, zona Gorla. Intorno alle 22 litiga con il compagno. Dall’interno si spostano sul terrazzino. Lui inizia a colpirla con un coltello, quando lei non si muove più lui si ferisce alla gola. I residenti dello stabile a fianco assistono all’omicidio “in diretta” e chiamano il 112. “L’ammazza, l’ammazza”, urlano disperati. Nel frattempo arriva la polizia, che sfonda la porta dell’appartamento. Per Pamela è troppo tardi, muore in pochi istanti. L’uomo viene invece soccorso e portato in ospedale. Le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita e la polizia lo avrebbe già sentito.

L’ex fidanzato della vittima aveva capito che stava per succedere qualcosa di grave. Lei gli aveva telefonato poco prima di essere uccisa, forse è stato il suo ultimo tentativo di mettersi in salvo, e lui si è precipitato in via Iglesias. “Sapevo che lei voleva liberarsi di lui. Lo voleva lasciare”, dice ai poliziotti. Gli stessi agenti hanno sentito la voce di Pamela. Quando sono arrivati sotto casa lei ha fatto in tempo a rispondere a citofono e ha detto solo “Glovo”, evidentemente per far credere al cinquantaduenne che si trattava di una consegna a domicilio. Eppure non è riuscita a premere il bottone dell’apertura, con ogni probabilità bloccata dal compagno che l’ha finita proprio mentre gli agenti facevano irruzione.

A chiamare il 112 sono stati i vicini di casa, allarmati per le urla provenienti da un appartamento del civico 33. Sul posto sono intervenute le volanti della Questura e i sanitari del 118, ma per la donna non c’è stato nulla da fare. La polizia è ora al lavoro per ricostruire quanto accaduto. La polizia scientifica sta eseguendo i rilievi all’interno dell’appartamento. Sul posto, per coordinare l’attività della polizia, è intervenuto anche il magistrato di turno. Gli investigatori sono al lavoro per capire cosa sia accaduto nell’abitazione e ricostruire la dinamica della tragedia.

Fonte: il mattino