Euro2024 è stato per l’Italia un Europeo fallimentare, nel quale sono emerse le criticità che hanno impedito la qualificazione a due Mondiali consecutivi e che hanno caratterizzato la qualificazione a stento a questo Europeo.
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Euro2024 è l’immagine di un Europeo fallimentare, di un percorso che dopo la vittoria del 2021 non si è mai rinnovato. Ormai, intendiamo quel successo come qualcosa di eccezionale e la Lega, certamente, dovrà prendere delle decisioni serie su tutto l’assetto calcistico italiano.
A salvarsi, come sempre, è il solo Donnarumma che, malgrado le critiche ed il confronto forzato con Buffon, è l’unico a mantenere in piedi la Nazionale, rendendo gli insuccessi meno dolorosi e facendo miracoli. Con lui, in realtà, a salvarsi è il solo Calafiori che, malgrado l’autogoal fortuito con la Spagna, mostra capacità di impostazione, coraggio e attaccamento alla maglia. È lui, in fondo, ad aver allungato il sogno/ agonia assieme a Zaccagni. Anche quest’ultimo, a dire il vero, è l’unico ad avere qualche guizzo col suo destro a rientrare.
Per il resto è il vuoto. La difesa italiana non regge ed è disorientata. Forse perché 7 difensori su 10 giocano in una difesa a 3 e non a 4? Così Bastoni arranca, Dimarco non spinge, Darmian è fuori posizione. Capitolo a parte, ovviamente, merita Di Lorenzo. Il suo è stato un Europeo tremendo. Umiliato con la Spagna, non si è mai riscattato ed ha mostrato evidente difficoltà anche in impostazione, malgrado sia uno dei 3 che è abituato a giocare a 4 dietro.
Ed il centrocampo? Il centrocampo è male assortito, non imposta, non fa ostruzione. Con la Svizzera, pur con un uomo in più, Xhaka e Freuler hanno surclassato la nostra linea mediana. Jorginho non ingrana mai, Fagioli ha fatto vedere qualcosa ma ha causato anche il secondo goal della Svizzera. Barella, quindi, è l’ombra del giocatore visto all’Inter, Frattesi ha perso il suo feeling con la Nazionale, Crisante è un pesce fuor d’acqua. Pellegrini ha dimenticato o non sa cosa significhi essere il numero 10 della Nazionale.
L’attacco, invece, è la nota dolente degli Azzurri. Chiesa fa vedere qualcosa: ma se rende meglio a sinistra, perché schierarlo a destra ed impedirgli di rientrare? Raspadori è tanto comparso quanto scomparso, coinvolto nell’assenza di proposta di gioco. Retegui e Scamacca hanno dimostrato due cose: i numeri 9 non hanno feeling con la Nazionale e, nel dettaglio, tra loro e il Ct c’è stata forse una confusione su cosa fare in campo. E poi: è possibile avere un’intero parco attaccanti senza nemmeno un mancino da schierare esterno d’attacco?
Resta in ultimo il CT. Spalletti ha cercato di trasmettere un’idea di gioco, ma la si è vista? E come si trasmette un’idea di gioco cambiando 4 formazioni in 4 partite giocate? I calciatori italiani sono parsi demotivati, spenti psicologicamente. Ma il CT è anzitutto un motivatore: vedi l’Italia tutta cuore e pochi concetti fondamentali di Antonio Conte. Nessuno mette in dubbio le sue grandissime qualità da allenatore… e da CT, invece?
Resta come unica certezza l’eliminazione umiliante da Euro2024
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