Un dramma familiare si è consumato ad Avellino, in contrada Bosco dei Preti. Un padre di 63 anni, Costantino Mazza, ha sparato alla figlia Alessandra, 35 anni, e poi si è ucciso con la stessa pistola. La figlia soffriva di una patologia mentale che creava tensioni in famiglia.
La tragedia è avvenuta intorno alle 10 di mattina. Alessandra era appena uscita dall’abitazione di campagna dove viveva con i genitori. Il padre l’ha raggiunta e le ha esploso un colpo alla testa. Poi, senza esitazione, si è tolto la vita con un altro colpo.
La madre di Alessandra era in casa al momento dei fatti. Ha sentito gli spari e si è precipitata fuori. Ha trovato i corpi senza vita dei suoi cari e ha chiamato i soccorsi. Ma per padre e figlia non c’era più nulla da fare.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile di Avellino, coordinati dal vicequestore Giuseppe Di Domenico. Hanno sequestrato l’arma del delitto, una pistola calibro 9, regolarmente detenuta da Costantino Mazza. Hanno anche ascoltato la madre e alcuni vicini di casa.
Le indagini sono in corso per chiarire il movente del gesto estremo. Si ipotizza che il padre non sopportasse più la situazione della figlia, affetta da una grave forma di depressione. Forse temeva che potesse fare del male a sé stessa o agli altri.