Dramma a Lamezia Terme, dove un padre, guardia giurata in pensione, ha ucciso il figlio a colpi di pistola, al culmine di una lite. L’uomo si è costituito spontaneamente ai carabinieri.
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Una lite tra padre e figlio si è trasformata in tragedia oggi a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Un uomo ha ucciso il figlio 30enne a colpi di arma da fuoco prima di chiamare le forze dell’ordine e consegnarsi confessando il delitto appena compiuto. La tragedia familiare si è consumata nella tarda mattinata di oggi, nel quartiere Marinella, nella zona sud della città calabrese.
Per la vittima, il trentenne Bruno Di Cello, inutili i successivi soccorsi medici, l’uomo è morto poco dopo. Il padre Francesco Di Cello, una guardia giurata in pensione, poco dopo si è costituito e ora è interrogato dalla polizia che sta cercando di ricostruire i fatti, la dinamica esatta della tragedia, e il movente dietro il delitto. Dalle primissime informazioni emerse finora, ancora tutte da confermare, padre e figlio si sarebbero incontrati in strada in una zona poco frequentata nei pressi di una villetta ma ne sarebbe nata una lite finita poi nel sangue con i colpi di pistola.
A lanciare l’allarme alcuni automobilisti di passaggio che avrebbero notato la vettura della vittima ferma con un uomo riverso sul sedile. La polizia è accorsa sul posto con i sanitari rinvenendo il corpo esanime del trentenne. Per lui inutile ogni tentativo di rianimazione, l’uomo era già morto. Poco dopo il padre si è costituto alle forze dell’ordine confessando il delitto. Un omicidio che, secondo ambienti vicino alle indagini, sarebbe maturato in un contesto di disperazione.
Fonte: Fanpage
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