Otto ore di lavoro per chi prende il Reddito di Cittadinanza: svolta per Comuni, cooperative e associazioni

12 Gennaio 2020 - 12:43

Otto ore di lavoro per chi prende il Reddito di Cittadinanza: svolta per Comuni, cooperative e associazioni

Otto ore di lavoro per chi prende il Reddito di Cittadinanza: svolta per Comuni, cooperative e associazioni

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n.5 del 08-01-2020) del decreto attuativo (22 ottobre 2019) del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali “Definizione, forme, caratteristiche e modalità di attuazione dei Progetti Utili alla Collettività (PUC)”, è ufficialmente partita la “seconda fase” del “reddito di cittadinanza”.

I Comuni, in forma singola o associata, anche in collaborazione con soggetti del Terzo Settore e/o altri Enti Pubblici, sono dunque chiamati a predisporre ed attuare progetti nei quali impegnare, per 8 ore settimanali, i percettori del reddito (con le eccezioni previste dalla legge).

Gli ambiti operativi sono 6: culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Il “principio cardine dei PUC è che le attività previste nell’ambito dei progetti non sono in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo”. Inoltre, i progetti dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità, tenuto conto anche delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di “arricchimento” delle persone coinvolte. I progetti quindi devono intendersi complementari, a supporto e integrazione rispetto a quelle ordinariamente svolte dai Comuni e dagli enti pubblici coinvolti.

«Finalmente è partita la “seconda fase” del “reddito di cittadinanza”. È assolutamente necessario fare presto e bene – dichiarano i due consiglieri del M5S di Pozzuoli, Antonio Caso e Domenico Critelli – I Progetti utili alla Collettività possono rappresentare una grandissima opportunità sia per il nostro Ente, al fine di potenziare e migliorare i servizi forniti alla cittadinanza, sia per chi riceve il “sussidio”, che potrà arricchire le proprie esperienze attraverso le attività in cui saranno impegnati, oltre che dare il proprio apporto alla collettività. Abbiamo pertanto richiesto una discussione urgente in Commissione, convocando l’Assessore e la Dirigente alle Risorse Umane, per capire quali passi siano stati fatti finora e per programmare quelli futuri. Abbiamo già in mente alcune idee, in diversi ambiti, su cui confrontarci. Speriamo vi sia la stessa volontà da parte della maggioranza.»

(Internapoli)