Ottavia Piana è finalmente sana e salva. La speleologa è stata sottoposta a una delicata operazione per stabilizzare le fratture riportate nella caduta. Sabato scorso infatti, la 32enne è rimasta intrappolata nell’Abisso di Bueno Fonteno, nella zona della provincia di Bergamo, mentre mappava il territorio di una grotta inesplorata vicina al Lago d’Iseo.
Per recuperare Ottavia Piana è stato necessario l’intervento di circa 160 persone, tutti volontari, tra membri del Soccorso Alpini e dei Vigili del Fuoco. I soccorritori hanno lavorato con turni di 14-15 ore l’uno per condurre la donna fuori dalla grotta. L’operazione di salvataggio è terminata alle ore 3.15 di mercoledì notte, più di 72 ore dopo la caduta. La speleologa è rimasta quindi bloccata in un anfratto a 585 metri di profondità dell’abisso Bueno Fonteno per almeno 3 giorni. La studiosa 32enne ha riportato diverse fratture alle ossa facciali, alle vertebre, alle costole e a un ginocchio.
I chirurghi dell’ospedale di Bergamo l’hanno sottoposta a un intervento delicato per stabilizzare le sue condizioni, piuttosto serie. Dopo l’operazione, Ottavia Piana ha rilasciato anche alcune dichiarazioni alla stampa, in cui rassicura sul suo stato di salute. “Ringrazio tutti i soccorritori. Grazie al personale sanitario che mi sta curando. Ora sto bene e sono fuori pericolo. Ho solo bisogno di recuperare e di riposo. Grazie a tutti”.
Fonte: ANSA; il Fatto Quotidiano
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