L’Agenzia di tutela della salute della città metropolitana di Milano per conto di Regione Lombardia ha aperto un’indagine nei confronti dell’ospedale San Raffaele di Milano per l’affidamento del servizio infermieristico ad una cooperativa esterna che avrebbe, però, portato problemi ad alcuni reparti.
Si rappresentano “gravi fatti” relativi a mancate competenze del personale. Ieri l’amministratore unico dell’ospedale, Francesco Galli, ha presentato le dimissioni.
Secondo le prime ricostruzioni, il personale esterno sarebbe stato non abbastanza preparato a gestire determinate situazioni e ci sarebbero stati gravi errori: addirittura un’operatrice avrebbe confuso alcuni farmaci somministrando dosi dieci volte superiori ai limiti previsti. Per sopperire all’emergenza, si sarebbe ricorso a turni diurni con gettoni da seicento euro e notturni con gettoni da mille.
Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, ha dichiarato: “Quando si decide di affidare reparti ad altissima intensità di cura a processi di esternalizzazione, non accompagnati da garanzie rigorose di competenza, formazione e integrazione si espone la vita delle persone a rischi che non possono essere accettati. Qui non si tratta solo di organizzazione: qui, se i fatti fossero confermati, verrebbe meno l’essenza stessa della sicurezza assistenziale. La professione infermieristica non si improvvisa e non può essere trattata come un servizio generico”.
A effettuare alcuni accertamenti anche i carabinieri del NAS (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) che cercano informazioni per verificare la sussistenza di profili di responsabilità penale.
Fonte: FanPage
Fonte immagine: Wikimedia, author Saggittarius A