Nella provincia del Punjab la polizia ha arrestato Shahzaib Khan, presunto killer della neonata uccisa in casa a Mianwali. Ha sparato e ucciso la figlia
di sette giorni perché voleva che il suo primogenito fosse un maschio. A testimoniare che il neo papà fosse infuriato per la nascita di una
bambina è stato un parente. Ha detto anche che l’uomo era rimasto fuori casa dopo aver saputo della nascita di sua figlia e non voleva accettarla.
Il membro della famiglia, riporta il Mirror, ha inoltre raccontato di aver cercato di prendere la piccola ma il padre gli ha puntato contro pistola
minacciando di sparare se qualcuno si fosse avvicinato. L’ufficiale di polizia del distretto di Mianwali, Ismail Kharak, ha detto a Dawn News che
sulla scena del delitto c’erano 4 bossoli e prove schiaccianti che saranno portate in tribunale. Secondo l’autopsia la piccola Jannah, che
significa “paradiso”, è stata uccisa sul colpo. Le associazioni per i diritti umani combattono la piaga dell’infanticidio femminile ancora oggi diffuso in Pakistan.
La direttrice del centro di assistenza sociale nella più grande città del Pakistan, Karachi, ha riferito, riporta il Sun, che oltre 500 corpi di bambini
sono stati trovati abbandonati negli ultimi due anni. Tra i motivi ipotizzati la paura di dover pagare la dote alla figlia per il matrimonio o quella di
essere “disonorati” da eventuali comportamenti di una ragazza, solitamente legati al sesso. Fonte Il Mattino