I Carabinieri di Civitavecchia hanno proceduto, su delega della locale Procura della Repubblica, alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari e contestuale elezione di
domicilio nei confronti di 17 persone, indagate a vario titolo per i reati di maltrattamenti in famiglia sequestro di persona e falsità ideologica commessa da Pubblico ufficiale in
atti pubblici, tutti infermieri e operatori socio sanitari presso una R.S.A. di un comune costiero. Sono indagati per maltrattamenti sequestro di persona e falsità ideologica,
diciassette tra infermieri e operatori sociosanitari. Da un’indagine dei carabinieri, gli anziani della struttura della struttura venivano lasciati in stato di abbandono, legandoli ai letti
con le lenzuola, lasciandoli sporchi e in alcuni casi malmenandoli, e avrebbero somministrato psicofarmaci senza prescrizioni mediche. L’attività scaturisce dalla denuncia presentata
presso un Comando Stazione dai familiari di un degente della citata struttura. A seguito dalla denuncia, i militari della Stazione competente e del Nucleo Operativo e Radiomobile della
Compagnia, dopo aver attenzionato le attività all’interno della struttura, hanno sequestrato e analizzato le cartelle cliniche dei pazienti. In breve è stato accertato che gli indagati erano
soliti lasciare gli anziani in stato di abbandono all’interno della sala ricreazione e delle camere di degenza. In particolare li lasciavano per diverse ore con i pannoloni sporchi, senza
cambiarli; alimentandoli con l’uso di siringhe contenenti cibo frullato che veniva spinto con violenza nella loro bocca quasi fino a farli soffocare; somministrando loro
benzodiazepinee antipsicotici al di fuori delle prescrizioni mediche; tenendoli legati ai letti ed immobilizzandoli con le lenzuola; umiliandoli con frasi offensive e derisorie e, in taluni casi, percuotendoli. “Costringendoli a condizioni di vita penose”, spiegano gli investigatori dell’Arma.