Un silenzio strano. Un odore anomalo. Così lunedì mattina, 4 agosto, è scattato l’allarme in un palazzo di via Moneta, a Opera, nell’hinterland milanese. I vicini non vedevano da giorni una donna di 56 anni. Nessuno sentiva rumori dal suo appartamento.
Inizialmente, i condomini hanno notato l’assenza. La donna non si faceva più vedere. Il campanello suonava a vuoto. Nessuna risposta. Nessun segno di vita. Ma solo dopo alcuni giorni è arrivato l’indizio decisivo.
Dall’appartamento, infatti, ha cominciato a uscire un odore fortissimo. Insolito. Sempre più intenso. Proprio questo dettaglio ha convinto i vicini a chiamare i soccorsi. Temendo il peggio, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
Immediatamente sono arrivate le volanti della polizia locale. Con loro, anche un’ambulanza del 118. E infine i vigili del fuoco di Milano. Sono stati proprio loro ad aprire un varco, entrando dalla finestra.
Una volta dentro, la scoperta è stata scioccante. Il corpo della donna era sul divano. Giaceva lì da almeno due settimane. Era in avanzato stato di decomposizione. Nessun segno evidente di violenza, almeno a prima vista.
Secondo i primi rilievi, la donna viveva sola. Nessuno è riuscito a contattarla. Nessun parente vicino. Nessun amico presente. Il tempo, così, è passato senza che nessuno intervenisse prima.
Le autorità hanno subito disposto l’autopsia. Servirà per capire esattamente quando è morta. E, soprattutto, per scoprire la causa del decesso. Al momento, però, nessuna ipotesi viene esclusa.
Intanto, il quartiere è sotto shock. I residenti parlano sottovoce. C’è tristezza. E inquietudine. Una morte nel silenzio più totale. Una tragedia consumata nella solitudine più profonda.
Fonte: Fanpage
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