Orban e Meloni a Palazzo Chigi: cosa è accaduto

27 Ottobre 2025 - 20:05

Orban e Meloni a Palazzo Chigi: cosa è accaduto

È durato circa un’ora l’incontro a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese Viktor Orban. Secondo quanto riferito da fonti ufficiali, i due leader hanno affrontato una vasta gamma di temi, a partire dalla guerra in Ucraina — sulla quale Budapest continua a chiedere lo stop al sostegno militare a Kiev e un’apertura verso le richieste di Mosca — fino alla crisi in Medio Oriente.

Tra gli argomenti discussi anche la gestione dei flussi migratori e le possibili collaborazioni tra Italia e Ungheria per la produzione e l’acquisto congiunto di armamenti finanziati con fondi europei.

Sui social, Meloni ha definito il vertice un “importante scambio di vedute” incentrato sulle “prospettive delle relazioni bilaterali” tra Roma e Budapest. Da parte sua, Orban ha menzionato come temi principali “la guerra, le difficoltà dell’economia europea e la questione migratoria”.

Non è escluso che durante il colloquio sia stato toccato anche il tema del vertice mancato di Budapest, dove — secondo quanto annunciato inizialmente — avrebbero dovuto incontrarsi Vladimir Putin e Donald Trump. L’ex presidente statunitense, tuttavia, avrebbe poi rinunciato all’appuntamento, deluso dalle recenti mosse di Mosca.

Fuori da Palazzo Chigi non sono mancate le proteste: il partito +Europa ha organizzato un flash mob definendo Orban “il burattino di Putin”, “simbolo della democrazia illiberale” e “l’uomo che usa i fondi Ue per minare la libertà in Ungheria”.

Da Napoli, dove era impegnato con la presentazione dei candidati del M5s alle regionali, Giuseppe Conte ha commentato l’incontro ipotizzando che al centro del dialogo ci fosse il fallimento delle politiche italiane sull’immigrazione. Riguardo alla Russia, l’ex premier ha assunto un tono più prudente: “Orban sbaglia a sostenere Putin, che va condannato per l’aggressione all’Ucraina. Ma serve una soluzione pacifica: non possiamo continuare in una escalation militare senza limiti”.

Dal fronte democratico sono arrivate critiche alla premier. La senatrice Simona Malpezzi ha chiesto a Meloni di prendere “una posizione chiara” rispetto alle idee di Orban. Sulla stessa linea Lia Quartapelle, che ha domandato: “Perché scegliere l’Ungheria di Orban, più vicina alla Cina di Xi e alla Russia di Putin, come partner per la difesa europea? E il ministro della Difesa cosa ne pensa?”.

Infine, Enrico Borghi (Italia Viva) ha ricordato che “l’Europa di cui abbiamo bisogno deve fondarsi su un nucleo coeso, pronto a federarsi”, aggiungendo che “sostenere il diritto di veto, come fanno Orban e Meloni, significa condannare l’Ue alla subalternità. Altro che patrioti”.

Fonte: Fanpage.it

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