La notizia della brutale aggressione giunge da Agrigento, in Sicilia. Qui, infatti, un operatore sanitario della città siciliana si trova in stato di fermo.
Gli viene mossa l’accusa di aver violentato e abusato sessualmente di una paziente del nosocomio presso cui lavora.
L’infermiere indagato ha un impiego come dipendente, all’interno di una struttura riabilitativa, che gode di una convenzione con l’Asp.
Stando all’accusa, l’uomo avrebbe messo in atto brutali abusi a sfondo sessuale nei riguardi di una delle pazienti della struttura ospedaliera.
Gli abusi, inoltre, avrebbero visto un loro reiterarsi per varie volte. Attualmente gli inquirenti stanno svolgendo le dovute indagini, sotto il coordinamento del procuratore capo Luigi Patronaggio, coadiuvato dal sostituto procuratore Paola Vetro.
Gli inquirenti stanno passando al vaglio vari video e messaggi audio, che costituirebbero le prove che certificano le violenze di cui l’operatore sanitario si sarebbe reso autore.
Un caso analogo
Purtroppo, gli abusi nell’ambito delle professioni mediche e sanitarie rappresentano episodi che sempre più spesso emergono presso l’opinione pubblica.
Proprio nel dicembre scorso è giunta la condanna a sei anni di reclusione per il medico romano che nel gennaio del 2018 aveva abusato sessualmente di una sua paziente.
Si tratta di episodi assolutamente detestabili, che non devono avere spazio presso una categoria di professionisti votati a salvare la vita dei pazienti e che, invece, rischiano di macchiare una intera classe di eroi.
