Operaio morto schiacciato in cantiere, il dolore del figlio: “Papà, perché te ne sei andato così?”

11 Luglio 2023 - 16:12

Operaio morto schiacciato in cantiere, il dolore del figlio: “Papà, perché te ne sei andato così?”

Un tragico incidente sul lavoro ha portato via la vita di Sorin Frentoaei, un operaio di 55 anni originario della Romania. L’uomo stava smontando delle impalcature in un cantiere a Soliera, in provincia di Modena, quando delle travi in legno sono crollate e lo hanno schiacciato. Trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna, è morto dopo 24 ore di agonia.

Sorin Frentoaei era un padre di famiglia esemplare, che viveva con la moglie e i due figli a San Matteo della Decima, nella città metropolitana di Bologna. Era arrivato in Italia nel 1999 e lavorava da oltre vent’anni nel settore dei trasporti. Era amato e stimato da tutti per la sua onestà e la sua professionalità.

Il figlio ventenne di Sorin Frentoaei ha voluto ricordare il padre con un commovente messaggio sui social network. “Padre mio, vita mia, cuore mio, anima mia, perché te ne sei andato così?” ha scritto il giovane, definendo il padre il suo migliore amico e fratello. “Sei stato e sarai sempre un esempio per me, è grazie a te e alla mamma se ho la giusta educazione, grazie a te posso dirti che sono diventato un uomo” ha aggiunto.

Il figlio non crede che il padre possa aver commesso un errore durante la manovra con la gru che controllava da terra. “Papà stava bene, era al 100% in salute e aveva oltre vent’anni di esperienza in quel campo alle spalle. Non può aver sbagliato manovra, non è possibile, noi lo escludiamo” ha dichiarato. Sarà l’autopsia sul corpo a stabilire se l’uomo abbia avuto o meno un malore prima di essere schiacciato.

L’incidente sul lavoro di Sorin Frentoaei è il quarto mortale nel settore edile registrato nell’ultimo anno in provincia di Modena. I sindacati dei lavoratori hanno espresso la loro indignazione e il loro cordoglio per la vittima e la sua famiglia. Hanno anche chiesto l’immediata convocazione in Prefettura del “Tavolo sulla sicurezza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro”.

“Non si può morire di lavoro in una delle province più ricche d’Italia” hanno affermato Rodolfo Ferraro (Fillea Cgil), Silvio D’Acunto (Feneal Uil) e Cinzia Zaniboni (Filca Cisl). I tre segretari dei sindacati di categoria hanno sottolineato la necessità di garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure per tutti gli operai. Hanno anche chiesto maggiori controlli e sanzioni per le aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza.

L’incidente sul lavoro di Sorin Frentoaei ha scosso profondamente la comunità locale, che si è stretta attorno alla famiglia del 55enne morto schiacciato in cantiere. Il sindaco di San Matteo della Decima, Giuseppe Conti, ha espresso le sue condoglianze ai parenti e agli amici della vittima. Ha anche annunciato che il Comune si costituirà parte civile nel processo contro i responsabili dell’incidente.

La Procura di Modena ha aperto un’inchiesta per accertare le cause e le responsabilità dell’incidente sul lavoro che ha ucciso Sorin Frentoaei. Il pm titolare dell’indagine è Luca De Marchi, che ha disposto il sequestro del cantiere e della gru coinvolta nell’incidente. Il magistrato ha anche nominato un consulente tecnico per esaminare le condizioni delle impalcature e dei materiali usati nel cantiere.

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