È arrivato dopo mesi di discussione il “cessate il fuoco” da parte dell’ONU in merito alla situazione in Palestina.
Quest’oggi, infatti, l’ONU ha chiesto ufficialmente, attraverso una risoluzione, che ci sia un “cessate il fuoco” a Gaza. L’organo competente in materia è il Consiglio di Sicurezza, che grazie al voto favorevole di 14 Stati, più l’astensione degli Stati Uniti, ha permesso l’adozione dell’atto.
La risoluzione chiede “un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie”. Un testo concordato dopo molteplici opposizioni e veti incrociati.
Grande soddisfazione del segretario generale Guterres. Queste le sue parole: “Il Consiglio di Sicurezza Onu ha appena approvato una risoluzione tanto attesa su Gaza, chiedendo un cessate il fuoco immediato e il rilascio di tutti gli ostaggi. Questa risoluzione deve essere attuata, un fallimento sarebbe imperdonabile”.
Immediata la risposta israeliana. Il premier Netanyahu, che contava sul veto statunitense, ha espresso tutto il suo dissenso circa la questione. Il primo ministro israeliano ha anche annullato l’incontro che si sarebbe dovuto svolgere con Biden a Washington per discutere proprio dell’attuale situazione israelo-palestinese. “Questo ritiro colpisce lo sforzo bellico e per liberare i nostri ostaggi perché offre a Hamas la speranza che pressioni internazionali gli consentiranno di ottenere un cessate il fuoco senza liberare i nostri ostaggi”.
Esulta invece Hamas, che ha annunciato su Telegram: “disponibilità ad impegnarci in un immediato processo di scambio di prigionieri che porti al rilascio dei prigionieri di entrambe le parti”.
Fonte: Fanpage.it