Poche ore prima di essere sottoposto a fermo per l’omicidio di Silvia Nowak, il suo compagno Kai Dausel aveva partecipato alla posa di una panchina rossa, simbolo del contrasto alla violenza sulle donne .
Una presenza che non ha stupito, visto che il 63enne tedesco aveva sempre partecipato alle iniziative organizzate dalla comunità di Castellabate (Salerno) per ricordare Silvia.
Kai Dausel ha partecipato all’iniziativa dell’associazione Insieme per Ogliastro
Domenica 15 dicembre Dausel, accompagnato dal suo avvocato, ha preso parte all’iniziativa organizzata dall’associazione “Insieme per Ogliastro
L’uomo aveva deposto anche alcune rose rosse sulla panchina, accomodandosi accanto alla scritta ‘Non lasciare la panchina vuota. Siediti e pensa‘.
Nel corso della mattinata, tra l’altro, il 63enne non si era sottratto nemmeno alle interviste, ribadendo ai cronisti .
In lingua tedesca aveva espresso anche il desiderio di poter tornare quanto prima nella propria abitazione, attualmente ancora sotto sequestro. “Sono passati due mesi ed è ancora sotto sequestro.