I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato un corpo all’interno del furgone Nissan finito due giorni fa nel Bacchiglione, a Bovolenta, nel padovano.
I sommozzatori hanno recuperato il corpo di Alberto Pittarello nel fiume Bacchiglione
Il corpo è stato portato in superficie poco fa dai sommozzatori e si presume possa essere quello di Alberto Pittarello.
Il 39enne , sospettato di aver ucciso a coltellate la moglie Sara Buratin martedì 27 febbraio anche se al momento non ci sono conferme ufficiali.
L’operazione di recupero del corpo è durata 3 ore con i due sommozzatori che sono entrati in azione alle 13:30 di giovedì 29 febbraio con la salma che è stata portata a riva alle 16:22.
“Sono intervenuti sommozzatori speleo. Sembrerebbe che i finestrini erano aperti e che il corpo era all’interno”.
Ha riferito il comandante dei vigili del fuoco di Padova , sottolineando che il recupero è avvenuto dopo ore complicate, per le avverse condizioni meteo.
Nessuna messa in scena , con Pittarello che si è lanciato ad alta velocità nel fiume con l’auto nel fiume che si trova poco distante dal luogo dell’omicidio.
La sera prima del delitto, era andato a giocare a calcetto, ed agli amici aveva riferito di essere abbattuto e deluso per la fine della relazione con la moglie che era andata a vivere dalla madre.
Omicidio Sara Burattin, la sera prima del delitto il marito si era sfogato con gli amici di calcetto
Il giorno dopo il 39enne ha preso un giorno di ferie sapendo che Sara Burattin, assistente in uno studio dentistico, era di riposo il martedì.
Alla donna riferisce di voler portare lo scooter alla figlia.
Lei scende in tuta e scarpe da ginnastica e lo accompagna nella rimessa degli attrezzi dove Alberto Pittarello la colpisce alle spalle con un coltello da escursionista.
Per gli inquirenti il delitto sarebbe stato compiuto in mezz’ora e soprattutto sarebbe stato premeditato per gli indizi raccolti.