È arrivata una svolta nell’omicidio di Pierina Paganelli, ora c’è un indagato per il caso della 78enne trovata morta a Rimini il 4 ottobre scorso nel garage del condominio di via del Ciclamino dove abitava.
Oggi, giovedì 6 giugno, gli inquirenti hanno notificato a Louis Dassilva, 35enne senegalese vicino di casa della vittima, l’avviso di garanzia.
Louis e la moglie, Valeria Bartolucci, questo pomeriggio erano stati convocati in Questura.
La posizione di Louis quindi si è aggravata e, dopo 8 mesi di indagini, il sostituto procuratore Daniele Paci ha comunicato al senegalese che è indagato, ora si potrà procedere agli accertamenti irripetibili come la comparazione del Dna.
Secondo quanto riferito da Quarto Grado, l’uomo è stato trattenuto per ore in Questura a Rimini, interrogato dagli uomini della squadra mobile. Louis aveva una relazione con Manuela Bianchi, la nuora di Pierina (sposata con il figlio Giuliano Saponi).
Anche a Bartolucci sono stati chiesti dei chiarimenti su alcune sue dichiarazioni di questi mesi.
Dopo la morte di Pierina, uccisa con 29 coltellate, l’attenzione di chi indaga sul caso si è concentrata su quattro persone: Manuela e il fratello Loris, su Valeria e il marito Louis.
Nel registro degli indagati, tuttavia, prima di oggi, non era stato iscritto nessuno.
All’inizio i quattro avevano deciso di difendersi insieme affidandosi agli stessi consulenti, poi si sono divisi dopo che era stata resa nota la relazione tra Manuela e Louis, particolare confermato anche dalle indagini degli inquirenti, che avevano recuperato i messaggi che i due si scambiavano.
“Fino a prova contraria sono tutti innocenti.
Ma chi ha ucciso Pierina la odiava tanto ed è un mostro”, aveva detto qualche tempo fa Bartolucci, in un’intervista andata in onda durante il programma ‘Chi l’ha visto?’.
“Quasi tutti i giorni mi arrabbiavo e chiedevo se fosse vera questa notizia, ma sia Manuela che Louis negavano”, aveva aggiunto ancora Manuela.
“Avrei voluto chiederle perché, se intratteneva una relazione con mio marito, veniva a prendere il caffè a casa mia. Ad avercela un minimo di dignità. Ma ora non gliela voglio più fare questa domanda perché non mi interessa”.