Omicidio Pamela Mastropietro, la Cassazione conferma l’ergastolo per Oseghale

17 Gennaio 2025 - 11:30

Omicidio Pamela Mastropietro, la Cassazione conferma l’ergastolo per Oseghale

La corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai legali di Innocent Oseghale, 36enne già condannato in via definitiva per dell’omicidio di Pamela Mastropietro. La 18enne romana fu violentata, assassinata e smembrata il 29 gennaio 2018 a Macerata e il suo cadavere venne rinvenuto il giorno dopo all’interno di due valige trolley.

Gli ermellini, riunitisi nel pomeriggio di ieri dopo aver ascoltato la difesa del nigeriano, hanno respinto il ricorso presentato per provare a contestare l’accusa di violenza sessuale ed evitare l’ergastolo. L’imputato infatti ha sempre sconfessato le accuse di stupro e omicidio, ammettendo di aver partecipato solo allo smembramento e l’occultamento del corpo senza vita di Pamela. I due, secondo la versione fornita da Oseghale, avrebbero avuto un rapporto sessuale consenziente e la giovane sarebbe morta in seguito a causa di un’overdose di eroina.

La Cassazione ha ritenuto che non esistessero errori nella sentenza già impugnata e ha dunque confermato la pena, come richiesto dalla Procura. La madre di Pamela ha commentato il verdetto con amarezza. “Spero che questa sia la decisione definitiva che conferma l’ergastolo. Io voglio ancora incontrare Oseghale, ho tanto da dirgli”.

Pamela Mastropietro era una 18enne tossicodipendente che viveva in una comunità di recupero di Macerata. Nel gennaio del 2018 era fuggita dal centro grazie a un passaggio offerto da uno sconosciuto ed era stata ospitata da un tassista. Avrebbe incontrato il giorno seguente Oseghale, il quale l’avrebbe convinta a recarsi da lui in cambio di una dose di eroina. Il già noto epilogo si chiude con il ritrovamento del cadavere di Pamela, rinvenuti in due trolley lasciati in via Pollenza.

Fonte: Fanpage.it; Sky Tg 24

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