L’omicidio di Pasquale Nappo, il 18enne ucciso a Boscoreale, in provincia di Napoli, continua a suscitare grande attenzione. I fatti si sono svolti tra il 1° e il 2 novembre, quando il giovane è stato colpito mortalmente con un colpo di pistola. A seguito del fermo di due giovani, un 18enne e un 23enne, che si sono consegnati spontaneamente ai carabinieri, emergono nuovi dettagli sul delitto.
Secondo le prime ricostruzioni, Pasquale Nappo sarebbe stato l’obiettivo diretto dell’agguato. I due fermati hanno infatti raccontato agli inquirenti che l’omicidio sarebbe scaturito da una vendetta per una lite avvenuta qualche giorno prima con la vittima. Nonostante la tragica fine, i due ragazzi hanno dichiarato di non aver avuto l’intenzione di ucciderlo. Il giovane di 18 anni avrebbe infatti sparato contro Nappo e i suoi amici, mentre il 23enne era alla guida dello scooter che li ha portati sul luogo dell’agguato, in piazza Pace.
Le indagini sull’omicidio proseguono, con l’attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Gli inquirenti sospettano che il contesto del delitto possa essere legato a dinamiche camorristiche, in particolare con ambienti dello spaccio di droga attivi nel territorio vesuviano e al confine con la provincia di Salerno. Nonostante ciò, Pasquale Nappo non risultava essere un pregiudicato: era originario di Pompei, ma viveva a Scafati, dove lavorava saltuariamente come operaio.
La famiglia della vittima, però, rifiuta questa versione. Il padre di Pasquale ha dichiarato che il figlio non era coinvolto in attività illecite e che l’omicidio sarebbe stato frutto di uno scambio di persona. Secondo il padre, il ragazzo era semplicemente affacciato a casa quando è stato colpito da un proiettile vagante.
fonte: fanpage