Nuovo Dpcm in arrivo. Draghi sposta l’orario del coprifuoco: non sarà più alle 22:00

11 Febbraio 2021 - 21:36

Nuovo Dpcm in arrivo. Draghi sposta l’orario del coprifuoco: non sarà più alle 22:00

L’ex Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, chiamato a formare un nuovo esecutivo dovrà dare subito delle risposte certe a temi non più rinviabili:

il 15 febbraio, infatti, scade il divieto di spostamento tra Regioni. Il 5 marzo è la data ultima relativa agli altri provvedimenti varati dal governo dimissionario Conte per fronteggiare l’emergenza sanitaria, per esempio.

In particolare, il 5 marzo scade anche il Dpcm che dispone il coprifuoco dalle 22 alle 5. Al momento, già sono state avanzate ipotesi riguardo alle future scelte del nuovo governo. Si ipotizza uno spostamento del coprifuoco dalla mezzanotte alle 5 del mattino.

Inoltre, il primo provvedimento del governo Draghi potrebbe essere un decreto legge che proroghi lo stop alla mobilità. Posto che ancora non è noto il calendario delle prossime mosse dell’ex governatore della BCE, il decreto potrebbe arrivare nel weekend.

Anche perché secondo indiscrezioni Roberto Speranza potrebbe essere confermato al Ministero della Salute garantendo una continuitа in tema sanitario.

Per questo l’esponente di Liberi e Uguali e il Premier incaricato potrebbero agire di concerto in tempi brevi. Qualora non venisse varato alcun provvedimento, gli spostamenti tra regioni tornerebbero ad essere consentiti cosм come lo sci, situazione che gli esperti vorrebbero evitare.

Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna, anticipa che “al nuovo Governo, chiederemo poi un incontro per una discussione a 360 gradi sul nuovo Dpcm, per valutare le possibili graduali riaperture di alcune attività nel rispetto di tutti i protocolli di prevenzione”.

Villani, presidente della società italiana di Pediatria e membro del Cts, ha dichiarato a ‘Buongiorno’, su Sky Tg24: “Con i dati che abbiamo oggi sarebbe pensabile un’apertura tra regioni sicure, però è tutto molto complesso, perché disciplinare i comportamenti dei singoli è molto difficile”.

In questo modo Villani ha risposto alla domanda su cosa farebbe, a titolo personale in merito alla riapertura degli spostamenti tra regioni.

“L’invito – ha sottolineato Villani – è quello di essere in ogni caso prudenti: aperture o non aperture, vaccinazioni o no, tutti devono ricordare che è bene essere estremamente prudenti, usare sempre tutte le misure: mascherina, distanziamento e lavaggio delle mani”.

Villani si è poi soffermato sull’ipotesi di prolungare l’anno scolastico: “Per quanto riguarda l’età evolutiva il Sars-Cov-2 ha fatto molti danni indiretti, più di quelli diretti.

Il prolungamento può essere un’occasione per recuperare parte del tempo perso e lavorare sulla formazione dei giovani, ma quello che bisogna comprendere e che, se si fosse avuta a disposizione una scuola organizzata strutturalmente in maniera diversa, la frequenza sarebbe stata garantita”.

“Bisogna pensare – ha aggiunto – a un’edilizia scolastica diversa, questa può essere una grande occasione per mettere mano alla formazione e alla scuola, fare educazione sanitaria, implementare l’educazione civica. Con cittadini culturalmente preparati in senso civico e sanitario tutto sarebbe più facile.

Non devono essere misure spot e temporanee, bisogna fare una progettazione che riguardi i prossimi anni, con investimenti grandi e concreti”.