Nuovo decreto Draghi: coprifuoco, matrimoni e centri commerciali saranno le novità

11 Maggio 2021 - 14:58

Nuovo decreto Draghi: coprifuoco, matrimoni e centri commerciali saranno le novità

Mentre la campagna vaccinale prosegue il suo svolgimento, aumentando sempre più il numero di persone vaccinate nel Paese, la popolazione attende il nuovo decreto Draghi in preparazione.

Come riporta la redazione di TeleClubItalia.it, è previsto prossimamente un decreto legge, con il quale il Premier incaricato Mario Draghi stabilirà le eventuali riaperture.

I punti all’ordine del giorno sono tre: eventuale prolungamento del coprifuoco, regole generali per i matrimoni e riapertura nel weekend dei centri commerciali.

Il coprifuoco

Per quanto riguarda il coprifuoco, si tratta di un punto cruciale, dato che molti bar e ristoranti ritengono di essere ancora penalizzati da questi orari così poco flessibili.

Infatti, per quanto si possa circolare poco oltre le 22 muniti di certificazione be scontrino che provino una permanenza al ristorante fino al coprifuoco, esso costituisce di fatto una limitazione importante.

Nel nuovo decreto, pare che il coprifuoco non possa venire eliminato. Tuttavia, si tenterà un leggero allungamento dello stesso, che potrebbe essere posticipato di un’ora, con slittamento quindi alle 23.

I matrimoni

Anche il settore dei matrimoni ha visto notevolmente penalizzata la propria attività, che proprio in questi mesi vive il suo periodo di massimo splendore.

Ebbene, i matrimoni potrebbero riprendere a partire dalla metà del prossimo mese, quindi di giugno. Insieme ai matrimoni, ripartirà una fetta importante di lavoro per ristoranti e fotografi, ma anche negozi di abbigliamento e vari settori connessi al wedding.

I centri commerciali

Infine, i centri commerciali dovrebbero poter riaprire i battenti anche nel week-end forse già a partire dalla data del 22 maggio. Con questo dovrebbero essere assunti i punti fondamentali discussi e fissati nel decreto.

Infine, potrebbero cambiare ulteriormente le fasce di colore per le Regioni: al posto dell’Rt diventerà determinante l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Le tre regioni che potrebbero essere a rischio arancione sono: Lombardia, Veneto e Campania.

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