Un attacco condotto da Israele ha causato la morte di almeno 15 persone, tra cui diverse donne e bambini, nei pressi di un centro sanitario situato a Deir Al Balah, nel cuore della Striscia di Gaza. Il bombardamento, avvenuto giovedì 10 luglio, è stato confermato da personale medico e autorità locali. Secondo le fonti ospedaliere, tra le vittime figurano almeno otto bambini, di età compresa tra i due e i quattordici anni.
Il Ministero della Salute di Gaza ha riferito che l’attacco ha colpito una struttura medica impegnata nella distribuzione di latte in polvere per neonati. Le immagini diffuse documentano la gravità dell’evento: si vedono minori feriti e insanguinati a terra, in un contesto di caos e disperazione.
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno dichiarato di aver mirato a un membro di Hamas coinvolto negli attacchi del 7 ottobre. In una nota rilasciata alla CNN, l’esercito ha aggiunto: “Le IDF si rammaricano per eventuali danni causati a civili non coinvolti e operano per limitare il più possibile tali conseguenze”.
L’organizzazione umanitaria statunitense che gestisce il centro colpito ha condannato l’attacco, definendolo una violazione flagrante del diritto internazionale. Un testimone, intervistato dall’agenzia AFP, ha raccontato: “All’improvviso abbiamo sentito il rumore di un drone avvicinarsi, poi l’esplosione. Il terreno ha tremato e tutto intorno a noi è stato travolto da sangue e urla strazianti”.
Nella sola giornata di ieri, le fonti locali di Gaza hanno riportato un bilancio complessivo di almeno 82 morti e 247 feriti.
Fonte: Fanpage.it