Dopo averlo ricordato con un post ,
per il compleanno, del 30 ottobre scorso.
Il Napoli ha voluto fare di più ,
per ricordare Diego Armando Maradona, scomparso lo scorso anno.
Alla prima al “Diego Armando Maradona Stadium”, infatti, la formazione campana, ha voluto omaggiare il Pibe de Oro con una maglia speciale nel match contro l’Hellas Verona (finita 1-1).
Una divisa raffigurante il volto di Diego, di quando indossava i colori azzurri, e la sua impronta digitale ingigantita.
Una maglia che è piaciuta a tanti,
ma non a tutti.
Tra i detrattori, per così dire,
anche Diego Armando Maradona Jr.
Riconosciuto come figlio e erede,
solo negli ultimi anni, dopo il programma ‘Campioni’ a cui aveva partecipato ,come aspirante calciatore.
Oggi Maradona, da erede a tutti gli effetti, ha guidato la protesta,
di alcuni familiari e eredi ,
dell’ex giocatore argentino,
contro la divisa, indossata dal Napoli.
Lui e gli altri eredi denunceranno l’accaduto: non al SSC Napoli, la società, ma a Stefano Ceci,
che curava l’immagine di Maradona ,
e che ha permesso questo tipo di iniziativa.
LE PAROLE DI DIEGO JR
La maglia in onore di papà è un vanto, ma, mi dispiace per la nostra mancata considerazione ,da parte del Napoli.
Noi legittimi eredi non siamo stati coinvolti ,e non abbiamo mai dato il consenso a questa operazione.
L’autorizzazione è stata firmata da Stefano Ceci, che è stato il manager di papà.
Adesso però non lo è più e siamo noi eredi gli unici deputati a firmare questo tipo di autorizzazioni.
È stato ritenuto valido un contratto ,
che non esiste più e quindi agiremo per vie legali.
Non ho assolutamente intenzione di intraprendere le vie legali con il Napoli.
Ma, resta la sorpresa che una società così seria abbia dato credito a questa persona.
In Argentina è già partito un procedimento legale contro Ceci.