Nuove sanzioni contro la Russia. Il Cremlino: “Atto di guerra!”

24 Ottobre 2025 - 16:10

Nuove sanzioni contro la Russia. Il Cremlino: “Atto di guerra!”

Gli USA hanno annunciato nuove sanzioni contro aziende russe. Putin ha parlato di “atto ostile”, mentre Medvedev ha parlato di “atto di guerra”.

Le nuove sanzioni USA impediscono alle entità americane di effettuare transazioni verso le aziende petrolifere russe Rosneft e Lukoil. Ma le sanzioni si espanderebbero anche a banche straniere che facilitassero queste transazioni.

“Dato il rifiuto del presidente Putin di porre fine a questa guerra insensata – ha dichiarato il segretario Usa al Tesoro Scott Bessent – sanzioniamo le due principali società petrolifere che alimentano la macchina bellica del Cremlino”.

Una delle prime conseguenze è stato lo stop dell’acquisto di greggio russo via mare da parte della Cina.
Il presidente russo Putin ha affermato che le sanzioni non avranno un reale effetto sull’economia della Russia, ma che si tratta comunque di “un atto ostile”.
Le sanzioni USA arrivano in parallelo con il diciannovesimo pacchetto di sanzioni UE. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “Per la prima volta stiamo colpendo il settore del gas russo, il cuore della sua economia di guerra”.

Il presidente dell’Ucraina, Zelensky, ha affermato che le sanzioni sono un atto importante e che bisogna “Continuare e continuare finché Vladimir Putin non fermerà questa guerra”.

Resta però in sospeso la questione degli asset: a Bruxelles, i leader hanno al momento bloccato l’utilizzo diretto degli asset russi congelati per finanziare l’Ucraina. Sull’argomento il ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, ha affermato: ”

politicamente sono tutti d’accordo a usarli, ma bisogna capire se dal punto di vista giuridico si possono usare. Il nodo è lì. Se non c’è base giuridica, si rischia di fare un favore a Putin. Anche la Lagarde ha messo in guardia su questo. Questo non significa non essere dalla parte dell’Ucraina ma non commettere errori che si possono ritorcere contro. C’è il rischio di questi soldi di doverli restituire.  Nessuno è politicamente contrario, ma giuridicamente ci sono dei dubbi, se non si può fare non si può fare. Se non c’è la base giuridica bisogna stare attenti”.

Fonti: FanPage, Ansa, Avvenire, RaiNews

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