Notizia tristissima nel mondo del Calcio: addio a Paolo Rossi

10 Dicembre 2020 - 2:21

Notizia tristissima nel mondo del Calcio: addio a Paolo Rossi

Mondo del calcio in lutto: nella notte ci lascia Paolo Rossi, all’età di 64 anni.

L’annuncio è del volto Rai, Enrico Varriale:

«Una notizia tristissima:

ci ha lasciato Paolo Rossi. Indimenticabile Pablito, che ci ha fatto innamorare tutti in quell’Estate dell’82 e che è stato prezioso e competente compagno di lavoro in RAI, negli ultimi anni.
R.i.p. caro Paolo.» 

Paolo Rossi nasce a Prato il 23 settembre 1956. È un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982.

Soprannominato Pablito da Enzo Bearzot. Lo si ricorda principalmente per le sue prodezze e per i suoi goal durante il mondiale del 1982. Mondiale che non solo vinse, ma durante il quale si aggiudicò anche il titolo di capocannoniere.

Nello stesso anno vinse anche il Pallone d’oro (terzo italiano ad aggiudicarselo).

Occupa la 42ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo, pubblicata dalla rivista World Soccer.

Nel 2004 è stato inserito nel FIFA 100: una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA, in occasione del centenario della federazione.

Insieme a Roberto Baggio e Christian Vieri, detiene il record italiano di marcature nei mondiali a quota 9 gol.

È uno dei due giocatori – insieme a Ronaldo – ad aver vinto nello stesso anno il mondiale, il titolo di capocannoniere di quest’ultima competizione e il Pallone d’oro

Marilìa Testa

Da bambina comincio a muovere i primi passi nell’ambiente dello Spettacolo, animata dal “fuoco sacro” di una Vocazione Artistica. Non disgiunte, le passioni per gli studi classico-umanistici, la scrittura e un certo tipo di giornalismo (d'inchiesta e radiotelevisivo). Nata a Napoli, vivo a Pozzuoli, nella terra ardente (per etimologia, ma non solo) dei Campi Flegrei e figlio dei vulcani risulta, un temperamento impetuoso e idealista, sanguigno, viscerale e volitivo che mi guida. Mi piace definirmi una “ricerc-Attrice” per la totale abnegazione e lo spirito da cronista con cui affronto un lavoro, cercando materiale utile, al fine di arricchire un bagaglio personale e la vita interiore di un personaggio da incarnare, in contatto con la mia emotività, incanalando emozioni ed energie, anche sulla scia dei metodi Stanislavskij-Strasberg. Verità e Giustizia come princìpi fondanti e personali motori interiori. Credo fermamente nell'importanza e nella necessità di una libera informazione, anche per far fronte a momenti emergenziali - in periodi di crisi collettiva - con una maggiore prontezza e consapevolezza. Vorrei provare a offrire un servizio di approfondimento culturale, con un focus sul settore Cultura e Spettacolo, nella speranza di una qualche utilità sociale.