Non uno di meno»: allo «Scialoja-Cortese» di Napoli si combatte la dispersione scolastica
Martedì 5 dicembre il focus sulle strategie per contrastare la piaga dell’abbandono scolastico
«Se si perde loro la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati». Con questa denuncia don Lorenzo Milani nel 1967 accendeva i riflettori su uno dei più grandi drammi della scuola italiana: la dispersione scolastica.
È sulle sue orme che l’ICS «46 Scialoja Cortese», dirigente scolastica Rosa Stornaiuolo, da anni porta avanti una battaglia contro questa piaga sociale. Così, martedì 5 dicembre dalle 16.30 alle 19.30 promuoverà l’evento «Non uno di meno»: un focus sui risultati raggiunti dal progetto omonimo, finanziato dal programma regionale Scuola Viva. Si tratta di un momento di confronto, proposta e condivisione delle strategie didattiche da implementare per prevenire e
contrastare la dispersione scolastica, piaga sociale difficile da fronteggiare. Al centro del dibattito la scrittura collettiva come fonte di integrazione e formazione, nel momento dedicato a dirigenti scolastici, docenti e genitori degli allievi della periferia di Napoli, denominato «La scrittura collettiva: palestra di democrazia e integrazione per contrastare la dispersione scolastica».
Parteciperà all’evento Edoardo Martinelli, allievo di don Lorenzo Milani e co-autore del volume “Lettera a una professoressa”. Come ben noto la scrittura collettiva è una delle fondamenta su cui don Milani ha costruito l’identità della scuola di Barbiana ed il suo incontro con tale tecnica ha origine grazie all’esperienza del maestro Mario Lodi.
«Si rifletterà proprio sull’uso scrittura collettiva – fanno sapere dalla scuola – per motivare e rimotivare gli allievi allo studio, accompagnare i ragazzi ad impossessarsi della parola e contrastare la dispersione di intelligenze. Padroneggiare la parola è garanzia di cittadinanza attiva; significa, infatti, educare i giovani all’impegno sociale e civile. Come ci ricorda a tal proposito don Lorenzo quando scrive ai genitori di San Donato Calenzano nel 1954: “Quando avete
buttato nel mondo d’oggi un ragazzo senza istruzione avete buttato in cielo un passerotto senza ali” (Gesualdi, 2005). Con uno dei suoi allievi, Edoardo Martinelli, si approfondiranno, pertanto, le modalità di utilizzo della scrittura collettiva armonizzandola, ovviamente, con le caratteristiche ed esigenze dell’epoca attuale, dominata dal digitale».
Si rifletterà, inoltre, su come educare i giovani alla collaborazione, al saper lavorare in squadra, per metterli in condizione di affrontare con successo le sfide della società complessa. Parteciperanno all’evento di presentazione: Sandro Fucito, presidente della VI Municipalità di Napoli, Maura Striano, assessore all’Istruzione del Comune di Napoli e Lucia Fortini, assessore all’Istruzione della Regione Campania.
Il progetto “Non uno di meno”, in fase di realizzazione presso l’IC “46 Scialoja Cortese” di Napoli, è articolato nei seguenti moduli: “Liberi in città” ( percorso di educazione all’utilizzo della bici), “Movie Lab” (percorso di educazione all’utilizzo del linguaggio cinematografico), “La voce in scena”(percorso di educazione canora), “Nuoto enjoy sport 1 e 2” (percorsi di nuoto in piscina), “Parlami di RAP” (percorso di sviluppo della competenza emotiva attraverso il RAP),
“Evoluzione ritmica” (percorso di educazione all’attività motoria con piccoli attrezzi ginnici), “Webradio” (percorso di educazione all’utilizzo critico e consapevole dei nuovi linguaggi dei media digitali) “Informaticando…in famiglia” (percorso di alfabetizzazione informatica ed educazione alla navigazione sicura in rete rivolto ai genitori), “Ascoltiamoci” (sportello di ascolto e supporto psicologico rivolto al territorio).
L’iniziativa coinvolge complessivamente 180 alunni per 320 ore di formazione e 40 genitori ed adulti del territorio per 60 ore (di cui 30 di formazione e 30 di ascolto e supporto psicologico). L’azione prevede anche uscite sul territorio e momenti seminariali rivolti a quanti si prendono cura della
formazione dei bambini ed adolescenti del territorio. Con questo progetto la scuola ha la possibilità di accogliere i bambini a scuola anche nelle vacanze estive e natalizie impegnandoli in attività fortemente accattivanti, finalizzate al recupero disciplinare e motivazionale.
La Dirigente scolastica Rosa Stornaiuolo afferma con particolare entusiasmo: «L’IC 46 Scialoja Cortese aderisce al Programma Scuola viva da ben cinque anni con grande successo e convinzione in quanto si tratta di un finanziamento pluriennale, sistematico e che consente un intervento plurilivello ed incisivo per
accompagnare gli studenti verso il successo formativo. Prevediamo sempre momenti di formazione dei docenti e coinvolgiamo anche i genitori nelle diverse attività proposte perché ci rendiamo conto che vi è grande necessità di accompagnarli nel delicato compito loro affidato». A proposito dei genitori, nelle azioni di contrasto alla dispersione scolastica, è bene ricordare quanto sostiene proprio don Milani “se i genitori trovano naturale mandare a lavorare i ragazzi con il fagottino del mangiare, deve essere ancora più giusto mandarli nella vita con il fagottino del sapere”.