Un drammatico incidente aereo si è verificato tra Crescentino e Livorno Ferraris, in provincia di Vercelli, dove un ultraleggero è precipitato causando la morte di due persone.
Le vittime sono Massimiliano Monticone, 49 anni, e la figlia Simona, appena diciottenne. Monticone lavorava come controllore di volo presso il centro radar Enav di Linate ed era residente a Casale Monferrato. Grande appassionato di aviazione, condivideva questo interesse con la figlia. L’aereo, caduto in una risaia, si è incendiato subito dopo l’impatto, senza lasciare scampo ai due occupanti.
Sul luogo dello schianto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, i carabinieri delle stazioni di Livorno Ferraris e Crescentino, oltre a un’ambulanza del 118. I soccorsi, però, non hanno potuto fare nulla: le vittime erano già decedute. I pompieri hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e a presidiare i resti del velivolo. L’incidente, avvenuto in aperta campagna, potrebbe non essere stato visto da nessuno: il punto dell’impatto si trova infatti tra le risaie, a qualche chilometro di distanza dai centri abitati e dalla provinciale che li collega. L’aereo, distrutto nell’urto, è stato completamente avvolto dalle fiamme.
Gli inquirenti sono ora impegnati a chiarire le cause della tragedia. I corpi, gravemente carbonizzati, sono stati recuperati dalle lamiere e trasferiti all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli per l’autopsia. Le ipotesi al vaglio vanno dal guasto tecnico a un’avaria del motore, senza escludere la possibilità di un errore umano.
Monticone aveva un passato da pilota militare: aveva frequentato il 105° corso AUC dell’Aeronautica prima di intraprendere la carriera come controllore di volo a Milano. Viveva con la famiglia in provincia di Alessandria, era sposato e padre di due figli, Simona e un ragazzo più grande, entrambi coinvolti nella sua passione per il volo. Sui social, infatti, condivideva spesso ricordi e foto di esperienze in cielo con i figli, come quando lo scorso giugno li aveva riportati a casa in aereo dopo il Gran Premio di Imola.
I post sui social
Proprio sui social emergono alcuni post che raccontano il suo rapporto con il volo. “Non mi piace volare da solo – scriveva tre anni fa –: quando scopri qualcosa di bello, il piacere è maggiore se lo condividi. Gli unici voli solitari sono quelli di addestramento alle emergenze, ma anche in quei casi spesso trovo compagnia”. L’ultimo messaggio pubblicato risale invece al 24 agosto e riguardava la condivisione di una notizia su un altro incidente aereo che aveva avuto esito fatale per un pilota di un piccolo velivolo.
Fonte tgcom24