Non ce l’ha fatta, Alessandra De Rosa, 31 anni, di Arzano, da metà ottobre,
in terapia intensiva al Policlinico di Napoli a causa del Covid-19.
Dopo aver partorito prematuramente,
due gemelli, risultati anch’essi positivi al virus ,ma ora in discrete condizioni di salute.
La loro mamma purtroppo non uscirà da quell’ospedale: ieri la tragica notizia che ha scosso la comunità religiosa,
che intorno ad Alessandra e a suo marito, Massimo.
Grandi lavoratori, conosciuti e benvoluti, ammirati per l’unità della loro bella famiglia, tre bimbi e due appena nati.
I funerali di Alessandra , si terranno, oggi sabato , nella chiesa del Sacro Cuore ad Arzano, popoloso centro della cintura Nord di Napoli.
Il messaggio di addio del marito di Alessandra, Massimo, è straziante.
È affidato ai social network,
dove una folta comunità di amici, conoscenti, ma anche di coloro che avevano letto della storia sui giornali.
Volevano dar forza a questa famiglia,
e giorno dopo giorno ,aspettavano di essere informati sull’evoluzione della malattia:
“Il destino ha voluto così.
Così crudelmente feroce,
ti ha strappato dalle mie braccia.
Sarò eternamente orgoglioso di te della Donna che eri.
Sei stata una mamma esemplare e una moglie perfetta.
E solo un arrivederci.
Ti amerò per tutto il resto della mia vita”.
La storia di questa giovane mamma,
si è evoluta tragicamente in poco meno di un mese.
Incinta dei gemelli, ha contratto il Covid, e le sue condizioni sono andate rapidamente peggiorando.
Non vaccinata contro il Covid-19, Alessandra è dovuta ricorrere alle cure mediche ,per tutelare se stessa e i bimbi che teneva in grembo.
Quando è arrivata, al Policlinico universitario della Federico II ,
di Napoli la donna ,dopo poco è finita in terapia intensiva.
È la fase più drammatica,
quella in cui si decide di sedare il paziente e affidare la sua respirazione interamente alle macchine.
Sperando che le cure e il tempo consentano al sistema respiratorio,
di riprendersi e tornare a fare il suo lavoro.
Purtroppo non è andata così:
Alessandra non si è più ripresa.
I gemellini sono stati fatti nascere prematuri mentre lei era sedata;
ognuno di loro pesava meno di un chilo, erano entrambi positivi al Covid,
ma a quanto si apprende non sintomatici e sono in via di miglioramento.
Per Alessandra De Rosa ,e in supporto alla sua famiglia ,la Chiesa del Sacro Cuore di Arzano, aveva organizzato due volte a settimana ,veglie di preghiera.
Ora le preghiere si sono trasformate in lacrime, rabbia, incredulità e ,
per chi ci crede ,affidamento ad un disegno più alto e imperscrutabile.
Alessandra e Massimo erano uniti non solo nella vita, nella famiglia, ma anche sul lavoro, dove facevano fronte comune.
“Le Torte di Max & Ale” ,era la piccola attività ,di realizzazione di torte,
in pasta da zucchero che i due avevano messo in piedi dal 2015.
«Ora fatti forza per la tua famiglia, per i tuoi figli e per i gemellini»,
è quello che scrivono molti a questo padre di famiglia rimasto solo.
Sui social gli restano migliaia di messaggi e una carrellata di foto, bellissime, dolci, affettuose, di una famiglia che ha perso un pilastro.