Nessun messaggio IT-Alert negli scorsi giorni: capiamo perché

23 Ottobre 2024 - 17:59

Alla luce dell’ultimo violento nubifragio, il quale avrebbe travolto l’isola d’Ischia, sarebbe emerso un problema: strade diventate torrenti, eppure nessun messaggio di IT-alert sarebbe arrivato. Fortuna vuole che in quell’occasione non c’è stato nessun ferito.
Seguici:https://whatsapp.com/channel/0029Va98j39A2pLCrvzsr50C
Il sistema di allarme pubblico che dal 2023 è stato testato in tutte le regioni, non avrebbe inviato nessun messaggio, neanche agli abitanti di Bologna il 21 ottobre o quelli di Catania il 20 ottobre.
Per questo motivo, nelle ultime ore è stato ritenuto più che legittimo chiedersi il perché di questi mancati avvisi.
Parecchio lungo sarebbe lo sviluppo che Il progetto IT-alert starebbe affrontando.
Non a caso, pur essendo nato nel 2019, il progetto avrebbe realizzato i primi test su larga scala solo quattro anni dopo. Nonostante ciò il programma sembrerebbe essere stato serrato. Sarebbe stato provato nel giro di qualche mese in tutte le regioni. È ben risaputo ormai che si tratterebbe di un sistema di allarme che si attiva direttamente sullo smartphone con un messaggio e un segnale acustico.
La notifica arriverebbe con il sistema del cell broadcasting, motivo per cui non è necessario essere connessi a internet al momento dell’avviso.
Basterebbe infatti essere semplicemente allacciati a una rete telefonica.
Solo due sarebbero i casi in cui il messaggio non arriverebbe: in caso in cui non ci fosse campo campo oppure se lo smartphone si trovasse in modalità aereo. È pensato proprio per le situazioni viste in questi giorni. Un messaggio al momento giusto può aiutare a distinguere tra una pioggia abbondante e l’inizio di un nubifragio e poi aiutare a mettersi al riparo quando è necessario.
Sappiamo al momento che IT-alert sembrerebbe essere attivo per quattro rischi specifici. Questo sistema di allarme è diventato infatti effettivamente operativo solo il 13 febbraio, per alcuni rischi molto chiari: da incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica.
Oppure Incidenti rilevanti in stabilimenti industriali. Ci sarebbero poi il collasso di una grande diga, attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e all’isola di Vulcano

Bisognerà invece aspettare per i messaggi che riguardano i nubifragi come quelli di questi giorni. la sperimentazione Sarebbe infatti stata promulgata ancora di un anno dopo la prima fase di test. Questo è quanto sarebbe emerso dal sito ufficiale della protezione civile. Per cui è probabile che i primi messaggi per “precipitazioni intense” arriveranno soltanto a partire da febbraio 2025.

Fonte: Fanpage.it

  •