Muore nel giorno del suo battesimo. Un neonato è morto per arresto cardiaco dopo aver partecipato a un battesimo celebrato con il rito dell’immersione.
I fatti si sono svolti in Romania dove è usanza praticare il rito ortodosso di immersione nell’acqua per i piccoli che partecipano alla funzione, ma in questo caso il giorno di festa si è trasformato in una tragedia.
La Chiesa ortodossa in Romania, adesso, è sotto crescente pressione per modificare i rituali del battesimo, dopo la tragica morte del bimbo, che prevede l’immersione per tre volte nell’acqua santa.
Il tragico incidente si è verificato nella città di Suceava (Nord-Est) dove il piccolo è stato portato d’urgenza in ospedale, ma è deceduto poche ore dopo per arresto cardiaco. L’autopsia ha riscontrato la presenza di liquido nei suoi polmoni.
La magistratura ha aperto un’indagine. In poche ore una petizione online per chiedere un cambiamento del rito del battesimo ha raccolto oltre 56 mila firme:
“La morte di un neonato a causa di questa pratica è un’immensa tragedia. Il rischio deve essere eliminato per consentire alla gioia del battesimo di trionfare”, sottolinea il testo.
Sui social alcuni utenti hanno denunciato la “brutalità” del rito e altri hanno criticato la “testardaggine di chi pensa che sia volontà di Dio” mantenerlo. La stampa locale ha poi ricordato alcuni incidenti simili sopraggiunti negli ultimi anni.
In risposta, Vasile Banescu, portavoce della chiesa ortodossa, ha suggerito una modifica: limitarsi a bagnare la fronte del bambino. Una possibilità scartata dal capo dell’ala più tradizionalista della chiesa, l’arcivescovo Teodosie, per il quale il rituale non cambierà.
Più dell′80% dei romeni sono ortodossi e nel Paese, secondo recenti sondaggi, la chiesa è l’istituzione che gode di maggiore fiducia.
«Il bambino piangeva ma il prete lo ha sommerso tre volte nell’acqua e lui ha inalato acqua. L’ho preso, l’ho asciugato, dai medici ho scoperto che ha inalato 110 ml di acqua …
Se vedessi un bambino con la bocca spalancata e piangere, non lo immergeresti completamente nell’acqua, giusto?», ha raccontato il padre della piccola vittima all’Independent.
Ora sono in corso le indagini ma l’episodio ha posto al centro del dibattito il rito comune nella chiesa ortodossa. I fedeli non vogliono rinunciare a questo tipo di rito ma per gli esperti si tratta di una pratica pericolosa.