Neonato muore ad un mese dal parto.
La tragedia ha scosso la cittadina di Torre Annunziata, gettando una giovane coppia, di 25 e 26 anni, originaria del luogo, nell’abisso del dolore per la perdita del loro neonato, avvenuta un mese dopo il parto. Oggi, nella solenne cornice della chiesa di San Michele a Rovigliano, si sono svolti i funebri riti in onore del piccolo angelo, un’occasione che ha avvolto la comunità locale in un velo di tristezza e disperazione.
L’evento ha innescato una serie di interrogativi riguardo al reparto di ginecologia dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove si è verificata la tragedia. La giovane madre, senza intoppi durante la gravidanza, è stata ricoverata il 19 febbraio scorso, con un successivo ricovero programmato per il 21 febbraio. Nonostante i numerosi tentativi di induzione al parto e una gestazione protrattasi ben oltre le 40 settimane (il feto aveva raggiunto le 42 settimane), il neonato è venuto al mondo il 22 febbraio.
Tuttavia, poco dopo il parto, ha subito un arresto cardiaco che ha causato danni irreparabili al cervello a causa di un’ipossia prolungata.
Inadaga la procura per la morte del neonato
La Procura di Torre Annunziata, guidata dal PM Agostini, ha avviato un’inchiesta per far luce sulle circostanze della tragedia, contestando l’accusa di omicidio colposo a tre medici: il primario di ginecologia, la dottoressa che ha seguito la gravidanza e ha praticato il parto, e un altro ginecologo intervenuto durante l’emergenza.
La cartella clinica è stata sequestrata e saranno analizzati i dati degli ultimi giorni precedenti alla morte del neonato. L’autopsia, affidata a un gruppo di esperti nominati dalla famiglia, cercherà di gettare luce su quanto accaduto, sollevando dubbi sull’operato del reparto di ginecologia, tradizionalmente considerato un’eccellenza nel settore sanitario.
La perdita del piccolo neonato ha provocato un profondo dolore tra i familiari, gli amici e la comunità locale, che si sono uniti per condividere il lutto durante i suoi commoventi funerali. L’avvocato della famiglia ha espresso la necessità di comprendere le cause di questa tragedia, evidenziando l’assurdità e la preoccupazione per il fatto che una giovane donna sana non sia riuscita a partorire in un ospedale pubblico nel 2024, mettendo in luce gravi lacune nel sistema sanitario.
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