La polizia ha avviato le indagini sulla morte di un neonato trovato sulla nave da crociera Silver. La madre, che spesso lo lasciava nell’armadietto, Chan Jheansel Pia Salahid, ha partorito il bambino due giorni prima dell’evento. Il neonato è nato tra Civitavecchia e Porto Santo Stefano il 17 maggio.
Due colleghe della madre sono state fermate. Sono accusate di aver aiutato a nascondere il neonato nella cabina del personale, lasciandolo solo per ore. Gli avvocati Luca e Mario Fabbrucci difendono le colleghe, mentre Giovanni Di Meglio rappresenta la madre.
La difesa sostiene che la madre ha sempre allattato il bambino. Chan ha chiesto aiuto alle colleghe per tenere il neonato al sicuro durante i turni di lavoro. Il piccolo era nascosto nella cabina del personale con precauzioni per evitarne la caduta.
Quando il bambino doveva restare solo, veniva messo nell’armadietto della cabina per sicurezza. Le ante venivano lasciate aperte per garantire la respirazione. La difesa afferma che queste azioni indicano negligenza, non un intento omicida.
Non è chiaro perché la madre dovesse lavorare subito dopo il parto. Il comandante della nave ha lanciato l’allarme quando ha saputo della morte del neonato. Resta incerto se fosse a conoscenza della presenza del bambino a bordo.
Le tre donne sono ora nel carcere di Sollicciano a Firenze. Attendono l’udienza di convalida. La procura di Grosseto ha programmato l’autopsia per il 24 maggio all’ospedale Misericordia.
Le indagini proseguono per chiarire i molti dettagli ancora oscuri. L’attenzione è puntata su come la situazione sia sfuggita di mano e sulle responsabilità individuali.
Fonte: Fanpage
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