Neonato morto su nave da crociera, fermata la madre per omicidio

21 Maggio 2024 - 7:52

Neonato morto su nave da crociera, fermata la madre per omicidio

Una donna di origine filippina è stata fermata dalla procura di Grosseto perché accusata di aver ucciso il bambino, da lei partorito, su una nave da

crociera. Alcuni membri dell’equipaggio hanno dato l’allarme quando la nave, battente bandiera delle Bahamas, era al largo dell’Argentario.

A bordo sono intervenuti i carabinieri che, dopo aver raggiunto in mare aperto la nave Silver Whisper con una motovedetta, hanno perquisito la

cabina e altri locali della nave, effettuando anche rilievi fotografici. Sono state acquisite le prime testimonianze e le indagini ora proseguono a terra.

Il corpo del piccolo era nella cabina che la madre divideva con altre due colleghe, anch’esse fermate. Il neonato è stato trovato sul lettino a castello in

una cabina, quella assegnata alla madre. La donna, 28 anni, che fa parte dell’equipaggio, avrebbe tenuto nascosta la gravidanza. Quando à stata raggiunta dai

militari era in stato confusionale ed è stata portata al pronto soccorso di Grosseto. E’ un’addetta alle cucine, appartenente all’equipaggio,

successivamente trasferita nel carcere di Sollicciano a Firenze, in attesa dell’udienza di convalida del fermo su decreto della procura di Grosseto.

Gli inquirenti accusano la donna di omicidio volontario. Il bambino era nato da due giorni e ora il suo decesso è diventato un giallo che ha reso triste la

navigazione della nave da crociera. Fermate anche due sue colleghe, che dividevano con lei la cabina, una keniana e una sudafricana. La salma del

bambino è all’obitorio del “Misericordia” e potrebbe essere disposta l’autopsia. L’esame dovrà anche stabilire se la donna era al nono mese di gravidanza,

oppure se il piccolo è nato prematuro e avrebbe avuto necessità di venire assistito con un’incubatrice. Un primo esame cadaverico esterno farebbe al

momento escludere al medico legale che la morte sia stata causata da atti esterni come il soffocamento. I medici intervenuti sul posto non

avrebbero trovato segni riconducibili a strangolamento. È plausibile, viene ipotizzato, che il bambino sia stato lasciato in cabina per ore, senza ricevere

l’assistenza dovuta a un neonato e soprattutto senza allattamento, elemento che emerge in ambienti vicini all’indagine. Forse la donna, a causa dei turni di

lavoro, non ha potuto accudirlo con l’assiduità necessaria. Per gli inquirenti, le due colleghe avrebbero aiutato la 28enne a partorire e nascosto il corpicino

del neonato al resto dell’equipaggio. Da quanto appreso il piccolo sarebbe stato anche nascosto in un armadietto. Le indagini, coordinate dal

sostituto procuratore Giovanni Di Marco, sono condotte dai carabinieri di Orbetello. Domenica però è scattato l’allarme, probabilmente perché

il bimbo ha smesso di respirare. Quando è deceduto la madre avrebbe rivelato la situazione chiedendo aiuto. Il comandante della nave ha avvertito i

carabinieri tramite l’ufficiale di bordo che tiene i collegamenti con le autorità a terra. I militari di Orbetello si sono diretti a tutta velocità in motovedetta verso la nave da crociera e hanno fatto la triste scoperta, trovando il neonato nella brandina. Fonte tgcom24.