Negozi chiusi la domenica arriva l’accordo: ecco i nuovi orari e chi riguarderanno

1 Febbraio 2019 - 17:14

Negozi chiusi la domenica arriva l’accordo: ecco i nuovi orari e chi riguarderanno

Negozi chiusi la domenica arriva l’accordo: ecco i nuovi orari e chi riguarderanno

La questione sulla chiusura domenicale dei negozi è legge. Movimento 5 Stelle e Lega hanno raggiunto l’intesa che ha permesso di portare in commissione la proposta di legge sulle chiusure domenicali dei negozi, molto discussa negli ultimi mesi dagli stessi commercianti e dipendenti. Le aperture domenicali saranno 26 su 52 totali e si prevede la chiusura degli esercizi commerciali nelle 12 festività nazionali.

Verà però fatta eccezione per una deroga per un totale di 4 giorni di apertura che saranno le regioni a stabilire in autonomia. Un’altra deroga sarà concessa ai negozi del centro storico, che potranno restare aperti tutte le domeniche, ma non nei giorni festivi. Per quanto riguarda le zone turistiche, come le località di montagna o marine, le regioni potranno decidere come distribuire o concentrare le 26 domeniche. Probabilmente nelle zone marine si concentreranno nei mesi estivi e viceversa in quelle montane.

Nei centri  fino a 10mila abitanti saranno aperti i negozi fino a 150 metri quadri si potranno avere le stesse deroghe dei centri storici. Saranno invece sempre aperte le rivendite di generi di monopolio, come le tabaccherie, gli esercizi interni ai campeggi, ai villaggi e ai complessi turistici, i negozi nei centri lungo le autostrade, nelle stazioni ferroviarie, le rivendite di giornali, le gelaterie e gastronomie, le rosticcerie e le pasticcerie, gli esercizi specializzati nella vendita di bevande, fiori, piante e articoli da giardinaggio, mobili, libri, dischi, nastri magnetici, musicassette, videocassette, opere d’arte, oggetti d’antiquariato, stampe, cartoline, articoli da ricordo e artigianato locale, e anche le stazioni di servizio autostradali e le sale cinematografiche.

Chi non dovesse rispettare i giorni stabiliti potrà subire una multa che andrà dai 10 mila ai 60 mila euro. (Leggo)