Una notte magica al “Diego Armando Maradona”: azzurri inarrestabili, Lukaku e Raspadori stendono la Viola
Una bolgia. Il “Diego Armando Maradona” è un catino infuocato, pieno in ogni ordine di posto, con una coreografia da brividi: sulle due curve campeggia la scritta “Anema e Core”, simbolo di passione, appartenenza e identità. Il Napoli, chiamato a una prova di forza sotto enormi pressioni, risponde da grande squadra e batte 2-1 la Fiorentina in una gara cruciale per rimanere in corsa per il titolo.
Una vittoria sofferta ma meritata, la prima dall’inizio del mercato di gennaio, che porta gli azzurri a -1 dall’Inter capolista e tiene accesa la lotta scudetto. Con Neres ancora ai box, Conte si affida nuovamente al 3-5-2, con Politano largo sulla destra e Raspadori al fianco di Lukaku. Un sistema che finora aveva dato poche soddisfazioni, ma che questa volta funziona alla perfezione.
Napoli dominante: Lukaku sblocca il match
Sin dalle prime battute, il Napoli dimostra di essere in grande serata: pressing feroce, qualità nel palleggio e azioni rapide mettono in difficoltà una Fiorentina che fatica a uscire dalla propria metà campo. La Viola, comunque, si affida alle accelerazioni di Moise Kean, che prova a impensierire la retroguardia partenopea.
Il vantaggio azzurro arriva al 26’: Scott McTominay lascia partire un tiro insidioso, De Gea respinge centralmente e Romelu Lukaku è il più lesto a ribadire in rete. Proteste della Fiorentina per una presunta trattenuta di Rrahmani su Kean nell’azione precedente, ma l’arbitro lascia correre, adottando lo stesso metro di giudizio avuto poco prima su un fallo su Lukaku in area.
Il Napoli continua a spingere e sfiora il raddoppio prima dell’intervallo con Spinazzola e Raspadori, ma trova un super De Gea a negare il 2-0.
Ripresa di fuoco: Raspadori raddoppia, Gudmundsson riapre tutto
Nel secondo tempo, il copione non cambia: gli azzurri giocano con qualità e intensità, mentre la Fiorentina cerca di sfruttare le ripartenze. Palladino prova a correggere la fase difensiva, ma lascia troppo spazio a Lukaku, che domina fisicamente il duello con Pablo Marí.
Al 60’, il belga si inventa un assist perfetto per Raspadori, che di sinistro fulmina De Gea per il 2-0. Esplode il “Maradona”, con il Napoli che ora può gestire il vantaggio con maggiore serenità.
La Fiorentina, però, non molla e accorcia le distanze con un gran gol di Gudmundsson: servito di tacco da Kean, il numero 10 viola lascia partire un destro a giro imparabile per Meret. È il 66’ e la partita si riapre.
Finale thriller, ma il Napoli resiste
Gli ultimi venti minuti sono un assedio viola, ma il Napoli si difende con ordine. Conte inserisce forze fresche: dentro Olivera e Billing, che danno solidità e intensità. Proprio l’ex Bournemouth si rende protagonista recuperando palloni e sfiorando il tris su punizione.
L’ultimo brivido arriva nel recupero, con un tiro di Ndour che sfiora il palo. Poi il triplice fischio: il Napoli vince e continua a sognare.
La classifica si accorcia, la Serie A si infiamma
Con questo successo, gli azzurri si portano a -1 dall’Inter, riaccendendo la corsa scudetto. Ma attenzione anche ad Atalanta e Juventus, pronte a inserirsi nella lotta.
Il Napoli c’è, Conte ritrova la sua squadra e ora il sogno diventa sempre più concreto.
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