Napoli, un poker che sa di svolta

30 Novembre 2020 - 20:00

Napoli, un poker che sa di svolta

Nel giorno dell’omaggio al grande Maradona il Napoli ritrova se stesso e travolge la Roma. Contro i giallorossi gli azzurri calano il poker celebrando re Diego in una notte che resterà a lungo nel cuore e nella memoria azzurra.

Una vittoria che consegna i partenopei ai piani alti della classifica. Gli azzurri risalgono a 17 punti agganciando giallorossi e Juventus, a meno sei dal Milan capolista e con un -1 sempre sub judice.

Quello che è certo è che al San Paolo è andato in scena il miglior Napoli della stagione contro la più brutta Roma del torneo. All’ombra del Vesuvio, infatti, è approdata una squadra fiacca, segnata dagli infortuni e dalla stanchezza.

E che è caduta dopo una striscia di sedici gare di risultati utili. C’è voluto capitan Insigne ispirato da Diego per dare il via alla festa azzurra. Un gol su calcio piazzato e Lorenzo che mostra fiero la numero 10 del Pibe.

A cui sono seguiti nella ripresa,  i gol di Fabian Ruiz, Mertens e Politano per completare il poker della notte di Fuorigtotta. In particolare l’ultimo gol con uno slalom speciale del mancino azzurro e palla in rete.

Un match che ha decretato un vero e proprio crollo per i giallorossi, apparsi sin dal principio spenti e privi di idee. Il ritorno al successo degli azzurri in campionato coincide con il ritorno alle origini: modulo 4-3-3.

E’ questo il modulo interpretato dal Napoli contro i giallorossi. Il tecnico Gattuso, infatti, privo di Osimhen, ha rispolverato il 4-3-3 spegnendo i sogni di gloria dei rivali, con l’inserimento di Zielinski dal primo minuto.

Il Napoli, con Demme, poi è così apparso più equilibrato in diverse fasi. Uno schema che certamente, esalta anche le doti di Mertens da centravanti. Mister Gattuso, nelle interviste post partita, alla domanda: Ritorno al 4-3-3?

Ha voluto chiarire: E’ una questione di guardare bene le partite. E’ vero che in fase di non possesso difendevamo a tre, ma in fase di costruzione era un due più uno in mediana con Zielinski tra le linee.

Per concludere: “Non è una questione di modulo, è una questione di come si interpreta e di voglia di sacrificarsi”. Fatto sta che il 4-3-3 sembra portare bene agli azzurri: grazie alla vittoria di ieri, il Napoli si rilancia e pensa in grande.

Amelia Amodio