Napoli – Il Napoli si presenta alla sfida contro l’Udinese con il vento in poppa: la sconfitta dell’Inter nel recupero contro la Fiorentina ha portato gli azzurri al primo posto in classifica, alimentando le speranze scudetto della piazza. Ma se la classifica sembra sorridere, il campo racconta un’altra storia. Il Napoli non dimostra sul terreno di gioco il grande slancio che ci si aspetterebbe da una capolista. L’Udinese, invece, gioca senza timori, con coraggio e organizzazione, mettendo in difficoltà la squadra di Antonio Conte sin dai primi minuti.
Primo tempo spettacolare: botta e risposta tra McTominay e Ekkelenkamp
Fin dalle battute iniziali, si capisce che la partita sarà intensa. Il Napoli fatica a trovare il ritmo giusto e si ritrova a soffrire soprattutto sulla fascia sinistra, dove Mazzocchi è costretto a contenere un Thauvin in serata di grazia. L’Udinese, reduce da un buon periodo di forma e rafforzata dall’arrivo del difensore Solet, mostra compattezza e qualità.
Il primo tempo è un susseguirsi di emozioni. Meret si esibisce in una parata strepitosa su Thauvin, mentre dall’altra parte Sava risponde con un intervento su Politano. Anche Ekkelenkamp sfiora il gol con un tiro insidioso, ma trova un Meret reattivo che devia con il piede.
Il Napoli, pur non brillando, trova il vantaggio al 37’: calcio d’angolo di Politano, traiettoria alta e precisa, e McTominay svetta più in alto di tutti, battendo Sava con un colpo di testa per l’1-0. Sembra l’episodio che può sbloccare la partita in favore degli azzurri, ma l’Udinese reagisce immediatamente.
Al 40’, un clamoroso errore tra Juan Jesus e Meret regala il pareggio ai friulani. Il portiere azzurro chiama il pallone, ma il rilancio basso mette in difficoltà la difesa. Mazzocchi cerca di salvare il possesso, ma il suo tocco finisce addosso a Ekkelenkamp, che stoppa e calcia con un tiro a effetto, potente e preciso. La palla si insacca con una traiettoria beffarda, ricordando le knuckleball di un certo CR7. È 1-1, e con questo punteggio le squadre rientrano negli spogliatoi.
Secondo tempo deludente, Napoli senza idee
Dopo un primo tempo scoppiettante, la ripresa si rivela avara di emozioni. Il Napoli non riesce a creare occasioni da gol, l’Udinese si limita a contenere e il ritmo della gara si spegne progressivamente. La mancanza di alternative offensive si fa sentire in casa azzurra: Conte prova a cambiare inserendo Ngonge, Raspadori e Simeone, ma nessuno dei tre riesce a incidere. Ngonge appare irriconoscibile rispetto ai tempi del Verona, Raspadori fatica ancora a trovare una sua identità nel Napoli e Simeone continua a essere utilizzato con il contagocce.
La mossa disperata arriva con l’ingresso di Okafor per Neres, ma il nuovo acquisto è evidentemente fuori forma, nonostante lasci intravedere buone qualità tecniche. Il Napoli non ha più benzina e la partita scivola via senza ulteriori sussulti, lasciando un senso di incompiutezza.
Mercato deludente, scudetto solo un’illusione?
Questo pareggio rappresenta l’ennesima prova di come il Napoli sia rimasto incompleto dopo il mercato di riparazione. La cessione di Kvaratskhelia ha privato la squadra del suo uomo più imprevedibile, e gli innesti dalla panchina non sembrano all’altezza del compito. Conte sta facendo il massimo con il materiale a disposizione, ma senza ricambi di livello diventa difficile mantenere il ritmo scudetto.
Il Napoli resta primo in classifica, ma il sogno deve restare tale finché non ci saranno alternative concrete dalla panchina. Perché sognare è bello, ma per trasformarlo in realtà servono certezze. E oggi, questo Napoli di certezze ne ha poche.
Photo Credits: SSC Napoli
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