Napoli, sfida con l’Empoli in Coppa Italia

12 Gennaio 2021 - 15:43

Napoli, sfida con l’Empoli in Coppa Italia

Si torna subito in campo. Riparte la Coppa Italia per le big. Anche per questo Napoli incerto e zoppicante in campionato. Gattuso e la squadra, testa al campionato e alla supercoppa, devono difendere il trofeo, prima vittoria da allenatore di Ringhio.

Al Maradona domani è di scena l’Empoli, capolista della serie B. Gattuso non può sbagliare contro i toscani e le scelte, anche con un turnover ragionato, saranno decisive per l’esito della gara.

Dionigi, allenatore empolese, ha parlato di gara “quasi impossibile”. Ma quel quasi, oltre alle speranze toscane, fa intendere che la squadra scenderà a Fuorigrotta per giocarsela.

Il 4-3-1-2 ha in Parisi, 2000 nativo di Solofra, un esterno sinistro già uomo mercato. C’è poi un centrocampo assai mobile con Ricci, Stulac e l’ex Atalanta Haas, a sostegno del macedone Bajrami. Che fa il trequartista dietro gli attaccanti Olivieri e uno tra Mancuso e Matos.

Gattuso dovrà decidere anche in funzione del campionato. Domenica nel lunch match ci sarà la Fiorentina dell’ex Callejon. Contro l’Empoli, perciò, in difesa prevedibilmente spazio a Ghoulam e forse nuova chance per Rahmani.

A centrocampo Demme, forse Lobotka ed Elmas per far rifiatare Bakayoko e Fabian Ruiz. E poi ancora Politano e Llorente se Ringhio volesse far riposare Petagna e Lozano.

Una rivoluzione che, però, potrebbe creare problemi contro una squadra giovane agile e veloce come l’Empoli. Ma c’è anche un’altra partita, non meno difficile, che si sta giocando in questi giorni.

E’ il mercato di gennaio. Con Hysaj e Milik e Maksimovic in scadenza, senza voglia di rinnovare e perciò restare a Napoli. Lobotka, contattato dal Torino che rifiuta di trattare, e il Napoli che chiede almeno 18 milioni come i 15 per Milik in scadenza.

Meret scontento della situazione, e Koulibaly e Manolas richiesti dalla Premier, il greco dall’Everton di Ancelotti, sempre con le valigie pronte. Insomma, un vero casino per la società. O è la società a essere incasinata?

La domanda sorge spontanea: Giuntoli è solo un soprammobile “caro”, un diesse senza portafoglio e senza possibilità di iniziative, o uno che il calcio d’alto livello non lo capisce e non gliene frega niente del Napoli?

Sergio Curcio