Napoli-Inter 1-1: partita infuocata al Maradona, la corsa Scudetto resta apertissima

1 Marzo 2025 - 20:12

Napoli-Inter 1-1: partita infuocata al Maradona, la corsa Scudetto resta apertissima

Il big match tra Napoli e Inter, decisivo per la corsa Scudetto, si chiude sull’1-1 in uno Stadio Maradona infuocato e gremito fino all’ultimo posto. Una partita che il Napoli aveva bisogno di vincere per riprendersi la vetta persa da poco, mentre l’Inter cercava di difendere il primo posto con le unghie e con i denti. Alla fine, il pareggio lascia tutto aperto: il Napoli resta secondo, l’Atalanta frena col Venezia e la Juventus osserva a distanza, ancora in scia.

Primo tempo: magia di Dimarco, Napoli sotto ma vivo

L’inizio della gara è di studio, con entrambe le squadre attente a non scoprirsi. Per i primi 20 minuti, le occasioni latitano, ma poi la partita si accende. Un episodio chiave arriva con un possibile tocco di mano in area di Dumfries, che il direttore di gara, dopo un rapido check con il VAR, giudica regolare. Il Napoli protesta, ma l’Inter ne approfitta per colpire.

Al 22’, sugli sviluppi di un fallo al limite dell’area, Dimarco si incarica della punizione e disegna una traiettoria perfetta: il pallone si insacca sotto l’incrocio dei pali, con Meret immobile. Un gol straordinario, che porta in vantaggio i nerazzurri.

Il Napoli reagisce con orgoglio, riversandosi in avanti. Senza Anguissa, lasciato in panchina da Conte per dare più tecnica con Billy Gilmour, gli azzurri puntano su una manovra più fluida, ma l’Inter regge bene. Prima dell’intervallo, fioccano le occasioni da entrambe le parti: Lukaku prova un tiro insidioso murato da Bastoni con un intervento prodigioso, mentre Buongiorno salva su un’azione pericolosa nerazzurra. Il primo tempo si chiude con il Napoli in forcing, ma senza il guizzo giusto per il pari.

Secondo tempo: assalto azzurro e il sigillo di Billing

Nella ripresa, il Napoli entra in campo con aggressività, mentre l’Inter, complice l’assenza di esterni di ricambio (Darmian e Carlos Augusto infortunati), si chiude a riccio, schierandosi con un prudente 4-4-2. Inzaghi richiama Dimarco per Pavard, che si sistema a destra come ai tempi del Bayern, mentre i nerazzurri cercano di reggere l’onda d’urto partenopea.

Gli azzurri spingono con forza e vanno vicinissimi al pari con McTominay, il cui tiro potente è respinto miracolosamente da Josep Martínez, titolare al posto di Sommer. Ma l’assalto azzurro non si ferma e, al 87’, arriva il gol tanto atteso: Lobotka si inventa una serpentina tra le maglie nerazzurre e serve Billing, entrato al posto dell’infortunato Gilmour. Il centrocampista calcia rasoterra, Martínez respinge, ma sulla ribattuta lo stesso Billing è il più lesto di tutti e infila l’angolino basso. Esplode il Maradona: 1-1!

Nel finale il Napoli continua a crederci, con Okafor e Ngonge a dare brio in avanti. Proprio Ngonge sfiora il colpaccio nel recupero, ma il suo tiro viene smorzato in extremis da Dumfries. L’Inter resiste e il match termina con un pareggio che tiene entrambe in corsa.

Il pareggio lascia tutto invariato in vetta, ma il Napoli evita una sconfitta che avrebbe potuto spegnere i sogni tricolori. L’Inter rimane davanti di un punto, ma sente il fiato sul collo degli azzurri. L’Atalanta, terza, rallenta con il Venezia, mentre la Juventus resta a guardare, pronta ad approfittare di eventuali passi falsi delle prime due.

Il campionato è più aperto che mai. Il Napoli dovrà crederci fino alla fine, mentre l’Inter, forte della sua qualità individuale, cercherà di difendere la vetta. Chi la spunterà? Solo il campo darà la risposta.

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