Il destino nelle proprie mani. Tocca, infatti, solo al Napoli potersi prendere la Champions senza se e senza ma. Gli scontri diretti, gli azzurri ne hanno uno solo contro la Lazio, dicono che, matematicamente, Milan, Atalanta o Juventus perderanno più punti di quelli che, in questo momento, hanno di vantaggio sul Napoli.
I rossoneri (+4) se la vedranno in trasferta con Lazio (33ma g.), Juventus (35ma g.) e Atalanta (38ma g.). Le vinceranno tutte? Se così fosse perderebbero 3 punti Juventus e Atalanta che sono a 3 e 2 punti sopra il Napoli.
L’Atalanta (+2) dovrà giocare contro Juventus (31ma g.), Roma (32ma g.) e Milan (38ma g.). Farà filotto? Perderebbero tre punti Juventus e Milan, senza contare la Roma che è dietro il Napoli.
E la Juve (+3), contro Atalanta (31ma g.), Milan (35ma g.) e lo scontro contro l’Inter (37ma g.), non perderà qualche punticino velenoso? Ecco perché, amarezza a parte per la sconfitta contro i bianconeri, che ha sottolineato una volta in più i reali limiti degli azzurri, il Napoli resta in corsa per l’Europa che conta.
Con l’Atalanta ha il calendario più favorevole, ma guai a distrarsi. A cominciare dalla trasferta di domani contro la Samp di Ranieri. Squadra ben organizzata, esperta, con un bel collettivo e buone individualità.
Ranieri sta facendo un altro piccolo capolavoro con la Doria nella parte sinistra della classifica. Vuole rimanerci per lasciare un buon ricordo, visto che la Premier chiama.
E magari migliorarla con una vittoria di prestigio contro il suo ex Napoli. Fidando nei gol degli ex Quagliarella e Gabbiadini, o sulle volate di Candreva e gli inserimenti di Thorsby e Verre (o Ramirez e Damsgard), a centrocampo.
Senza trascurare le discese di Bereszynski e Augello sulle corsie difensive esterne. Un 4-4-2 semplice, ma efficace, al quale Gattuso dovrà rispondere con scelte tattiche oculate, ma soprattutto facendo coraggio a tutto il gruppo per una partita da vincere.
La Champions, insomma, è tutta nei piedi, nella testa e nelle gambe degli azzurri. Ma soprattutto nel cuore. Riteniamo che 78 punti, meglio sarebbero 80, siano sufficienti per arrivare almeno quarti. La ricetta è questa: fare più punti possibili.
Il Napoli, visto a Torino nel secondo tempo, può farcela. Che la lanterna simbolo di Genova indirizzi da domani il cammino di Insigne e compagni per un obiettivo possibile nella stagione più brutta e complicata del calcio.
Sergio Curcio