La sconfitta del Napoli contro l’Hellas Verona ha scatenato un vespaio di polemiche e di malcontento in casa azzurra. Dopo l’amara sconfitta in Supercoppa contro la Juventus ci si aspettava una forte reazione ma così non è stato.
Una situazione che ha fatto suonare il campanello d’allarme in casa azzurra. L’Europa che conta in bilico. Timori tanto forti che si rincorrono voci, più o meno incontrollate che vorrebbero Rino Gattuso in difficoltà e un De Laurentiis furioso.
Addirittura sembrerebbe in bilico la sua panchina nell’immediato, e tanto più il rinnovo del contratto. Dulcis in fundo si fanno già i nomi di possibili sostituti, uno tra questi, un gradito ritorno, ovvero Rafa Benitez, e ci sarebbe anche Juric. Ma per ora sono solo illazioni.
Tornando alla gara del Bentegodi il primo a fare mea culpa e ad esprimere tutto il rammarico per la sconfitta è stato proprio Ringhio. Che, nel post partita, si è assunto tutte le responsabilità di quanto visto in campo.
“Quando non si vince la responsabilità è sempre dell’allenatore – ha detto – e me la sento tanto, è sempre stato così. Le scelte le faccio io e mi dispiace per come è andata.
La partita l’avevamo preparata bene, il primo tempo li abbiamo messi in difficoltà creando diverse palle gol e potevamo chiuderla. Nel secondo tempo ci siamo fatti del male da soli, se vedi i tre gol presi sono errori nostri.
C’è rammarico perché non ci possiamo mai allenare visto che si gioca ogni tre giorni. Fisicamente l’Hellas Verona ci ha surclassati, Se giochi con loro sul piano del contatto fisico è il loro pane quotidiano, non il nostro.
Se abbiamo pagato gli sforzi in Supercoppa? “E’ facile trovare degli alibi, anche se abbiamo giocato qualche partita in più. Alle prime difficoltà la squadra non riesce a leggere il pericolo: la responsabilità è anche mia”
Il tecnico azzurro ha analizzato anche quella che è decisamente una nota dolente per il Napoli di questa stagione. Ovvero la mancanza di continuità: “Si parla tanto di moduli, ma credo che il problema sia legato all’interpretazione della partita nei novanta minuti.
A tratti facciamo cose buone, altre volte non ci riusciamo. Oggi in molti hanno giocato al di sotto delle possibilità. Se si guarda alla classifica siamo ancora là e possiamo giocarci qualcosa di importante.
Ma occorre continuità mentale e di prestazioni. Infine, Gattuso commenta le prestazioni di alcuni singoli. “Lozano è una nota positiva da molto tempo: riesce sempre a fare uno contro uno e a spaccare in due gli avversari.
Insigne oggi non è stato molto brillante: credo che debba voltare pagina perché abbiamo bisogno del migliore Insigne. E’ il capitano e sono contento che la gente gli stia vicino. Fin qui ci ha dato una grande mano”.
Amelia Amodio