Doveva essere una risposta. È stata una dichiarazione di guerra. Il Napoli di Antonio Conte travolge l’Empoli per 3-0 allo stadio Diego Armando Maradona e resta in scia dell’Inter, tornandole alle calcagna a soli tre punti di distanza. Dopo la vittoria dei nerazzurri contro il Cagliari per 3-1 (inutile il gol di Piccoli per i rossoblù), la pressione era tutta sugli azzurri, chiamati a vincere per non perdere contatto con la vetta. E la risposta è arrivata forte e chiara.
La squadra di Conte parte subito con il piede premuto sull’acceleratore. L’Empoli fatica sin dai primi minuti a contenere la pressione, la qualità e l’intensità del Napoli. Non è bastata la buona volontà dei toscani, orfani di diversi titolari chiave e apparsi in difficoltà tecnica e fisica. La differenza tra le due rose è apparsa netta.
A sbloccare il risultato ci pensa Scott McTominay, tornato finalmente titolare dopo l’infortunio. Il centrocampista scozzese riceve una splendida sponda da Romelu Lukaku e scarica un destro potente che buca la porta avversaria: 1-0 e Maradona in festa. Lukaku, sempre più decisivo nella manovra offensiva azzurra, si prende la scena anche nella ripresa: dopo vari tentativi neutralizzati da un buon Vazquez, il belga trova il gol del raddoppio con un tap-in rabbioso in area piccola, mostrando ancora una volta la sua esperienza e la sua fame.
Infine, il definitivo 3-0 arriva ancora con McTominay, che di testa chiude i conti su assist perfetto proprio di Lukaku. Due gol per il centrocampista, un gol e due assist per il numero 90: serata da incorniciare per entrambi.
Ma dietro questa prestazione c’è molto di più: c’è il lavoro di Antonio Conte, che ha restituito al Napoli una mentalità vincente, combattiva, famelica. È un Napoli che corre, che lotta, che impone. Una squadra che non molla mai e che dimostra, settimana dopo settimana, di potersela giocare fino all’ultimo respiro per il titolo.
Con questa vittoria, il Napoli resta a -3 dall’Inter. La strada è ancora lunga, ma se c’è qualcosa che questa squadra ha dimostrato è che nulla è impossibile. L’ambiente ci crede, la squadra ci crede, e Antonio Conte lo ripete in ogni conferenza: “non siamo qui per partecipare”.
Lo scudetto è un sogno, sì. Ma con questo Napoli, non sembra poi così lontano.
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