Un pareggio amaro al Maradona tra Napoli e Cagliari. Un punto salutato con più piacere dai sardi che dal Napoli, che poteva approfittare del pareggio dell’Atalanta sul campo del Sassuolo. Un 1-1 arrivato in un finale drammatico.
Il Napoli, sia pur faticosamente, stava portando a casa la vittoria, ma al 94′ Nandez servito da un lancio millimetrico di Duncan passa dietro Hysaj e trafigge l’incolpevole Meret, che qualche minuto prima con un intervento prodigioso aveva evitato l’1-1 di Pavoletti.
Alla fine il pari è sostanzialmente giusto. Un Napoli che ha giocato a sprazzi, e che ha pagato cara l’uscita per infortunio nel secondo tempo di Osimhen. Proprio l’uomo che aveva portato in vantaggio gli azzurri e che era stato una spina nel fianco della difesa sarda.
Un confronto che vedeva impegnate due squadre che, lo dicono gli ultimi risultati, stanno bene. E ognuna con i propri obiettivi ben chiari. Da una parte il Napoli in piena corsa per un posto in Champions League. Dall’altra il Cagliari che deve riscattare una stagione deludente e che lotta disperatamente per restare in A.
E all’inizio questo timore reverenziale si vede tutto. Napoli abbastanza spavaldo e sardi che pensano più a fare densità per impedire le trame azzurre. Ma alla prima occasione al 13′ la squadra di casa passa.
Su una rimessa sbagliata di Carboni il Napoli conquista palla e Insigne con un abile tocco lancia Osimhen, che tra due difensori rossoblù, scappa e colpisce Cragno in uscita.
Gli ospiti accusano il colpo, troppo presto a dover inseguire. Per Semplici non erano questi i programmi. Il Napoli molla la presa, e il Cagliari riprende fiducia e campo. E al 28′ va vicino al pareggio.
Azione avviata da Nainggolan, il pallone giunge a Zappa che sottomisura di sinistro tira ma colpisce ilkpalo a Meret battuto. Il Napoli si spaventa e reagisce. con Lozano che di testa sfiora il palo alla sinistra di Cragno, su un assist di Osimhen in posizione dubbia.
Poi giusto il tempo di annotare due gialli per Godin e Deiola per interventi scorretti, ed ecco che nel finale tempo il Cagliari va di nuovo vicino al pareggio.
Stavolta è Meret che prima devia un colpo di testa micidiale di Pavoletti. E sulla successiva ribattuta di Nandez mette il corpo per salvare la sua porta. E con questa azione si chiude il primo tempo.
La ripresa si apre con un Napoli determinato a chiudere il match. Due occasioni al 51′, una con Zielinski che tira da posizione defilata con Cragno attento sul primo palo. E poi un tiro di Demme da fuori area che si stampa sulla traversa.
C’è poi al 53′ un gol annullato a Osimhen che nella foga spinge Godin e poi trafigge Cragno in uscita. Tutto fermo perché Fabbri ha visto la spinta del nigeriano lanciato a rete. Il Cagliari subisce, ma non crolla.
A questo punto Gattuso si affida alla panchina. Fa uscire Lozano, ancora non brillante e fa entrare Politano. Semplici, invece, richiama Deiola, ammonito, e fa entrare Asamoah. Al 70′ l’ultimo acuto di Osimhen che tira ma non inquadra la porta.
Poi il nigeriano fa testa e testa con Ceppitelli e entrambi devono uscire. Gattuso fa entrare Mertens, Semplici tenta il tutto per tutto e fa entrare prima Simeone e poi Cerri. Gli ultimi minuti sono un assalto dei sardi che sfiorano il gol con Pavoletti, ma poi vedono la loro fatica premiata col gol di Nandez.
Ormai non c’è più tempo, Fabbri fischia la fine e a festeggiare sono solo i giocatori del Cagliari. Napoli che rientra negli spogliatoi con l’amaro in bocca e che, se stasera finisse il torneo, sarebbe fuori dalla Champions. Ma restano ancora 4 giornate e le speranze ci sono tutte.
Max Bonardi